"Il mercato del lavoro italiano
continua a mostrare innegabili e importanti segnali di vivacità.
I dati di marzo consolidano un trend di miglioramento del
mercato del lavoro che prosegue in modo quasi ininterrotto
dall'inizio del 2021. In più, il fenomeno è diffuso alle diverse
componenti dell'occupazione". Questo il commento dell'Ufficio
studi di Confcommercio ai dati Istat.
"Queste evidenze - prosegue - rendono l'attuale fase
espansiva dell'occupazione la più importante sia per valori
assoluti sia per velocità. Infatti, per superare gli effetti
della crisi dei debiti sovrani e vedere una crescita
apprezzabile degli occupati, poco più di 1,4 milioni, erano
occorsi sei anni, dalla fine del 2013 al 2019. Da gennaio del
2021, invece, le persone occupate sono aumentate di oltre 1,7
milioni raggiungendo i massimi dal 2004".
In questo contesto, "certamente favorevole, non vanno
dimenticati alcuni elementi di criticità. La partecipazione
delle donne al mercato del lavoro si mantiene al di sotto del
60%, un valore ancora troppo distante dalle medie europee. Allo
stesso tempo, va sottolineato come la componente indipendente,
al di là di episodici miglioramenti, stenti a ritrovare un
sicuro percorso di sviluppo", conclude l'Ufficio studi di
Confcommercio.
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