Confindustria Vicenza prevede,
sulla base di un'indagine tra 300 società, che : nel primo
semestre 2024, un'azienda berica su due avrà un calo degli
ordini e una riduzione di marginalità nel primo semestre 2024.
"A seguito di un 2023 che ha evidenziato un forte rallentamento
rispetto alla crescita sostenuta degli anni 2021 e 2022, abbiamo
voluto analizzare aspettative per il primo semestre del 2024 in
un contesto economico molto difficile, che si prospetta
tutt'altro che roseo anche nel prossimo futuro", spiega la
Presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia.
Mentre il 40% delle aziende interpellate si attende un
mantenimento dei livelli del primo semestre del 2023, un
preoccupante 41% anticipa un calo. Tra queste ultime, il 75%,
prevede una contrazione superiore al 5%. Similmente al
fatturato, gli ordinativi mostrano segni di contrazione. Il 52%
delle aziende prevede una riduzione degli ordinativi, con il 43%
di queste che teme una riduzione oltre il 10%.
L'instabilità geopolitica continua a influenzare negativamente
il settore, con il 48% delle imprese che ha segnalato un aumento
dei costi di produzione rispetto al primo semestre 2023. La
maggioranza di queste, il 75%, ha affrontato aumenti fino al
10%, mentre un significativo 25% ha subito incrementi più
marcanti, fino al 20%. Uno degli aspetti più critici emersi dal
sondaggio è la marginalità aziendale, con oltre la metà delle
imprese (54%) che prevede una riduzione. Per quanto riguarda
l'export, il 31% prevede un calo del fatturato derivante dalle
vendite estere, con una significativa porzione (77%) che prevede
cali superiori al 5%.
"Oltre alle mancate vendite sul breve termine - conclude Dalla
Vecchia -, c'è il rischio concreto di perdita del nostro
know-how industriale. È fondamentale proteggere il nostro
patrimonio industriale dall'essere diluito o sottratto da azioni
unilaterali estere. L'Europa deve rafforzare da un lato il suo
mercato interno e dall' altro essere un attore proattivo quando
si tratta di difendere il made in Europe, Made in Italy nel
resto del mondo".
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