Il 2020 ha bruciato il 40% del
fatturato del mercato immobiliare dei negozi in Italia, rispetto
all'anno precedente, secondo un rapporto di Scenari Immobiliari
che punta il dito non solo sulla pandemia ma anche sulla
crescita costante delle vendite online. Anche per la grande
distribuzione c'è stato un calo del 20% e, complessivamente, il
mercato degli immobili a uso commerciale ha registrato nel 2020
un fatturato di 6,8 miliardi di euro, derivanti da vendita o
locazione, con un calo di oltre 26 punti percentuali su base
annua.
Le quotazioni medie sono scese del 4% nel 2020 e le locazioni
hanno avuto un risultato peggiore (-15,1%). Le prospettive per
il 2021 sono ancora negative, sia per quanto riguarda i prezzi
che i canoni. "Occorrerà attendere il 2022 per tornare a livelli
vicini a quelli pre-Covid", è la previsione.
Anche a livello europeo, "il mercato immobiliare commerciale
è stato fortemente colpito dalla pandemia, ma non stava bene
neppure prima", si legge in una nota. Nel 2019, gli investimenti
nel settore avevano segnato un minimo storico di 42,1 miliardi
di euro. "Le chiusure di negozi e gdo - continua il testo -
uniti alle poche aperture, hanno determinato un ulteriore calo
del 31,1% nel 2020".
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