E' degenerata nel sangue - con un
bilancio di 5 morti - la protesta da ieri in corso nella
capitale Harare ed in altre città dello Zimbabwe, contro il
rincaro del prezzo del carburante deciso dal presidente Emmerson
Mnangagwa. Un gruppo di attivisti per i diritti umani (The
Zimbabwe Association of Doctors for Human Rights) ha riferito
che 5 persone sono morte ieri negli scontri tra dimostranti e
polizia. Un'altra associazione per i diritti umani sostiene che
26 dimostranti sono sati feriti da colpi d'arma da fuoco, e
molti di loro hanno paura di farsi medicare in ospedale.
Oggi, seconda di tre giornate di sciopero nazionale indetto
dal principale sindacato dei lavoratori, un elicottero militare
ha lanciato gas lacrimogeni sui dimostranti che bloccavano una
strada e incendiavano pneumatici. Nel fine settimana il governo
ha annunciato che il prezzo del diesel salirà a 3,11 dollari al
litro (+128%) e quello della benzina - ora la più cara al mondo
- a 3,31 dollari al litro (+167%).
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