Notte di proteste, anche violente,
nel nord-est dell'India, contro la controversa legge sulla
cittadinanza che esclude le minoranze musulmane e favorisce
l'immigrazione dai paesi vicini.
I manifestanti, riferisce la Cnn, sono scesi in piazza nelle
principali città degli stati di Assam e Tripura, e in certi casi
si sono registrati scontri con la polizia, che ha utilizzato gas
lacrimogeni e manganelli. Circa 1.800 persone sono state
arrestate. Le autorità hanno dispiegato anche militari e
paramilitari.
La riforma, approvata ieri in Parlamento, garantisce un
percorso di cittadinanza per tutti gli immigrati illegali
provenienti dai vicini Pakistan, Bangladesh e Afghanistan di
qualunque religione (indù, buddisti, giainisti, cristiani,
parsi), eccetto i musulmani.
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