Secondo fonti locali, è di almeno 40
morti e 52 feriti il bilancio di un'esplosione vicino a una
scuola femminile avvenuta questo pomeriggio a Kabul nel
quartiere di Dasht-e-Barchi. "Al momento abbiamo già ricevuto 26
feriti, quasi tutte ragazze tra i 12 e i 20 anni, mentre una
persona era già morta all'arrivo," ha raccontato Marco Puntin,
Programme coordinator di Emergency in Afghanistan.
L'area, tipicamente abitata dalla minoranza etnica hazara di
religione sciita - scrive Emergency in una nota - è già stata
in passato colpita da diversi attentati. Per ora l'attentato non
è stato rivendicato. I talebani hanno condannato l'attentato in
un tweet.
"Sembrerebbe che le esplosioni siano state provocate da
un'autobomba e da due ordigni improvvisati. Siamo pronti a
fornire il massimo aiuto a tutte le vittime, ma siamo
estremamente preoccupati da questa escalation di violenza che ha
colpito Kabul e altre zone del Paese nelle ultime settimane,
dopo l'annuncio del ritiro delle truppe Nato." ha aggiunto
Puntin.
Dopo un anno dagli accordi fra Stati Uniti e talebani,
siglati a Doha lo scorso 29 febbraio, e dopo diversi mesi di
negoziati con il governo afgano, non c'è stata nessuna tregua
per la popolazione afgana, sottolinea l'ong: secondo la missione
delle Nazioni Unite Unama, il numero delle vittime civili nel
primo trimestre del 2021 è già tornato ai livelli del 2019,
cancellando le speranze suscitate dalla diminuzione delle
violenze registrata a inizio 2020.
Emergency è presente in Afghanistan dal 1999 con due Centri
chirurgici per vittime di guerra nelle località di Kabul e
Lashkar-gah, un Centro chirurgico e pediatrico e un Centro di
maternità ad Anabah, nella Valle del Panshir, e una rete di 44
Posti di primo soccorso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA