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Romania: è vivo, ma per la legge è morto

Romania: è vivo, ma per la legge è morto

Perse sue tracce da anni, fa appello contro decisione e lo perde

BUCAREST, 17 marzo 2018, 16:14

Redazione ANSA

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Un tribunale romeno ha pronunciato una sentenza dal sapore kafkiano, quando ha decretato che un uomo fatto dichiarare defunto dalla moglie, essendo invece vivo e vegeto, è legalmente morto, pur avendo questi fatto causa per dimostrare il contrario.
    Un portavoce del tribunale ha spiegato che Constantin Reliu, 63 anni, ha perso la sua causa presso la corte di Vasului, perché ha presentato appello contro la sentenza che lo dava per morto troppo tardi. L'uomo non può presentare ulteriori appelli, è stato detto.
    Secondo i giornali locali, la moglie di Reliu aveva perso i contatti con il marito dopo che l'uomo era andato a lavorare in Turchia nel 1992. Non avendo ricevuto notizie per anni, la donna aveva chiesto ed ottenuto un certificato di morte nel 2016. Ma qualche mese fa le autorità turche hanno scoperto casualmente che Reliu non aveva un visto valido e lo hanno espulso dal paese. Quando suo malgrado è tornato in Romania, ha scoperto di essere legalmente morto.
   

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