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Airi, tecnologia italiana forte ma deve essere più competitiva

Airi, tecnologia italiana forte ma deve essere più competitiva

Bairati agli addetti scientifici,'valore da comunicare al mondo'

TORINO, 22 aprile 2024, 11:59

Redazione ANSA

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Microelettronica e tecnologie per l'ambiente, robotica e spazio sono fra i punti di forza tecnologici dell'Italia, accanto a materiali per le costruzioni e farmaceutica, e su questi bisognerebbe far leva per rendere il nostro Paese più competitivo: è il messaggio del presidente dell'Associazione italiana per la ricerca industriale, Andrea Bairati, alla Conferenza degli addetti scientifici organizzata a Torino dal ministero degli Esteri.
    "Teniamo sotto osservazione dieci settori nei quali la ricerca industriale e tecnologica è un fattore di competizione dominante e dove l'Italia ha posizioni interessanti dal punto di vista del posizionamento in quelle catene del valore", ha detto il presidente dell'Airi a margine dell'evento, riferendosi a "tecnologie ambientali, robotica, progetti sullo spazio di scala europea, dove siamo presenti sia a livello imprenditoriale sia a livello istituzionale con l'Agenzia spaziale italiana, e ancora farmaceutica, biotecnologie e diagnostica di precisione, accanto ai materiali per le costruzioni nei quali abbiamo leader a livello globale". Sulla mobilità l'Italia ha un posizionamento importante a livello europeo, ha detto ancora, e su microchip e semiconduttori sono attivi grandi partenariati europei.
    "Avvertiamo invece un ritardo su digitale e intelligenza artificiale", ha rilevato.
    "Tutto questo ci dice che l'Italia è un Paese in cui valore, capacità e tecnologie sono importanti. Credo che la giornata di oggi sia particolarmente significativa per diffondere e radicare nelle reti istituzionali italiane nel mondo quanto l'Italia sia un Paese tecnologico e in cui il valore industriale debba essere riconosciuto come valore strategico", ha aggiunto Bairati. "E' da questo - ha aggiunto - che dipende la nostra capacità di essere leader, partner o semplici follower", soprattutto considerando la mappa della geografia competitiva indicata da molti per il 2050, con la Cina al primo posto seguita da Stati Uniti e India, con attori importanti come Giappone, Italia, Germania, Francia e Corea del Sud, e nella quale si affacceranno Nigeria, Indonesia e Vietnam. Come può prepararsi l'talia? "Dobbiamo lavorare molto sui giovani laureati e competenze abilitanti, come quelle digitali" e abbiamo bisogno più "cultura, flessibilità, curiosità, digitalizzazionee e di una maggiore "attrattività del lavoro che l'industria può offrire ai giovani"
   

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