E' stallo sulla norma per i
contributi a partiti e fondazioni contenuta nel ddl
anticorruzione, e potrebbero nascere nuove tensioni all'interno
della maggioranza gialloverde. Le commissioni di Affari
costituzionali e Giustizia della Camera che stanno esaminando il
disegno di legge, si sono aggiornate alle 19 ma per protesta,
dopo vari rinvii durante la giornata, i deputati del Pd hanno
deciso che non torneranno in commissione.
"Non ci hanno dato spiegazioni sul rinvio", ha detto Stefano
Ceccanti dei Dem ma "crediamo che la maggioranza si sia
incartata". Il nodo dovrebbe essere il tetto per i contributi
dati a partiti e fondazioni, e in particolare sul limite
economico per cui è obbligatorio pubblicare il nome del
donatore.
Nella versione originale del disegno di legge, il tetto era
500 euro ma un emendamento presentato ieri sera dal M5s, l'ha
portato a 2000 euro. Ora i 5 Stelle vorrebbero tornare alla
cifra iniziale ma i leghisti invocano il rispetto degli accordi.
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