"Oggi celebriamo la festa di chi non
si arrende, come ci ha insegnato Giuseppe Di Vittorio, il cui
nome è inciso sulla lapide sotto la quale ci ritroviamo ogni
anno a Bari vecchia in questa giornata.
Oggi è la festa di chi non si arrende alle morti sul lavoro,
ancora troppe e purtroppo in crescita". Lo ha detto il sindaco
di Bari, Antonio Decaro, celebrando la festa del primo maggio
dinanzi alla lapide che ricorda il sindacalista pugliese
Giuseppe Di Vittorio.
"Oggi - ha aggiunto - è la festa di chi non si arrende alla
schiavitù sul posto di lavoro, senza tutele né diritti; oggi è
la festa di chi non si arrende davanti alla richiesta di una
lettera di dimissioni in bianco.
Oggi è la festa di chi sa che il disegno di autonomia
differenziata é il primo passo per tornare alle discriminazioni
e alle differenze tra lavoratori del Sud e lavoratori del nord".
"Opporsi a tutto questo è il senso della nostra presenza qui
oggi, sotto il nome di Giuseppe Di Vittorio, che per i diritti
dei lavoratori ha lottato tutta la vita". "Oggi, qui - ha
concluso - siamo chiamati a rinnovare un impegno forte su questi
temi, contro le discriminazioni, contro le morti sul lavoro,
contro il precariato estremo, contro la frammentazione del
nostro Paese.
Lo dobbiamo a Giuseppe Di Vittorio ma lo dobbiamo soprattutto ai
figli di questa terra, la nostra, che non può permettersi di
tornare indietro".
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