Un nuovo appello alla ministra
dell'Interno, Luciana Lamorgese, affinché conceda una deroga
alla legge del 1927 che vieta di realizzare monumenti dedicati a
persone ancora in vita, è stato rivolto dal comitato "Una statua
per Gigi Riva", nato alcuni anni fa con l'intento di realizzare
una statua per l'attaccante dello storico scudetto del Cagliari
e della nazionale, di cui vanta tuttora il record di gol (35 in
42 partite). Analoga richiesta era stata fatta al precedente
ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ma senza esito. Di qui il
nuovo sollecito del comitato, proprio nell'anno del centenario
del club rossoblù e dei 50 anni dello scudetto, per chiedere che
anche in Italia, come in altri Paesi, si possa dedicare una
statua a un campione vivente. "Riva merita una statua gigante
che lo immortali mentre calcia potente di sinistro con la maglia
di quel magico Cagliari che vinse lo scudetto nel 1969-70",
spiega il Comitato organizzatore, che ha scelto l'azionariato
popolare per finanziare l'opera e ha dato il via sul web al
crowdfunding sociale.
Una statua per un mito vivente, come è stato già fatto in
Brasile per Pelè, negli Usa per Michael Jordan e in Portogallo
per Cristiano Ronaldo, per fare qualche esempio. Il progetto è
pronto: una statua, alta tre metri e 60, che raffigurerà Gigi
Riva nel suo famoso tiro mancino, il suo marchio di fabbrica,
che sarà eretta sul lungomare Sant'Elia, davanti al Lazzaretto.
Il comitato organizzatore è presieduto dal giornalista Pietro
Porcella, e ne fanno parte l'avvocato Giovanni Dore, il
dirigente di banca Oliviero Salvago, l'ex assessore comunale
Ferdinando Secchi, il portiere dello scudetto Adriano Reginato e
due 'figli d'arte': Nicola Riva, primogenito di Rombo di Tuono,
e Stefano Arrica, figlio di Andrea, il general manager dello
scudetto.
"Il personaggio Gigi Riva - scrive Porcella alla ministra
Lamorgese - lo merita per l'onore che ha dato alla nostra
Patria, sia come atleta che come dirigente federale e sopratutto
per la sua condotta umana improntata sull'onestà, lealtà, umiltà
e fedeltà alla città di Cagliari, dove è sempre rimasto dopo
esservi giunto all'età di 19 anni".
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