"Simone Inzaghi è un allenatore
bravo, relativamente giovane, che sta facendo molto bene. Saprà'
sicuramente individuare i punti deboli della Juventus, anche se
io credo che non ce ne siano. In ogni caso, la Lazio è una
squadra con ottimi giocatori, e sta giocando proprio bene". Così
l'ex ct azzurro Marcello Lippi, 'eroe' di Germania 2006,
intervistato per la trasmissione 'Dribbling' di Raidue. E in
casa bianconera cosa vede Lippi: c'è un caso Ronaldo?
"Non c'è nessun caso - risponde -. Io ne ho gestiti tanti di
campioni, i campioni sono delle persone intelligenti, sono
quelli che in campo e fuori del campo sono determinanti per le
vittorie della propria squadra. Cristiano Ronaldo è uno di
questi. A nessuno, compreso lui, fa piacere essere sostituito?
Il giocatore, nel momento dell'avvicendamento, si deve rendere
conto che non si arrabbia con l'allenatore, non gli fa un torto
personale. Al tecnico non interessa se riceve un gesto di
protesta o di insofferenza. In quel momento, chi esce offende
solo il proprio compagno di squadra, che lavora come lui, fa gli
stessi sacrifici e non è giusto che veda un tipo di
comportamento così ".
Ma per la Juventus la Champions, che nel 1996 Lippi vinse
alla guida della squadra bianconera, può diventare un obiettivo
che fa distogliere l'attenzione dal campionato? "Assolutamente
no. La maniera migliore per vincere è vincere - risponde -. Non
si può programmare, fare discorsi del tipo 'privilegiamo una
competizione invece di un'altra' e allora si fanno giocare
quelli meno bravi per salvaguardare gli altri. Non funziona
così. Si vince dicendo: cerchiamo di vincere tutto". Ma per la
Juve in Champions Lippi è ottimista? "Si sono ottimista, più
degli altri anni, perché secondo me la Juventus è entrata a far
parte del ristretto gruppo delle super favorite".
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