"In queste ore
drammatiche - ha detto il Papa in un 'appello' all'Angelus -
sono vicino alla intera popolazione dell'Iraq, in particolare a
quella della città di Mosul. I nostri animi sono scossi dagli
efferati atti di violenza che da troppo tempo si stanno
commettendo contro i cittadini innocenti, siano musulmani, siano
cristiani, siano appartenenti ad altre etnie e religioni. Sono
rimasto addolorato - ha aggiunto - della uccisione a sangue
freddo di numerosi figli di quella amata terra, tra cui anche
tanti bambini, questa crudeltà ci fa piangere, lasciandoci senza
parola".
Alla parola di solidarietà - ha detto ancora il Papa - si
accompagna l'assicurazione del mio ricordo nella preghiera,
affinché l'Iraq, pur duramente colpito, sia forte e saldo nella
speranza di poter andare verso un futuro di sicurezza, di
riconciliazione e di pace. Per questo chiedo a tutti voi di
unirvi alla mia preghiera". E ha pregato prima in silenzio, poi
con una Ave Maria.
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