(ANSA) - CATANIA, 20 NOV -Medici senza frontiere (Msf) "condanna
con forza la decisione delle autorità giudiziarie italiane di
sequestrare la nave Aquarius" per presunte irregolarità nello
smaltimento dei rifiuti di bordo. Una misura che Msf definisce
"sproporzionata e strumentale, tesa a criminalizzare per
l'ennesima volta l'azione medico-umanitaria in mare". "Dopo due
anni di indagini giudiziarie, ostacoli burocratici, infamanti e
mai confermate accuse di collusione coi trafficanti di uomini -
afferma Karline Kleijer, responsabile emergenze per Msf - ora
veniamo accusati di far parte di un'organizzazione criminale
finalizzata al traffico di rifiuti. È l'estremo, inquietante
tentativo di fermare a qualunque costo la nostra attività
soccorso in mare". "Tutte le nostre operazioni in porto,
compresa la gestione dei rifiuti, hanno sempre seguito procedure
standard" e che "le autorità competenti non hanno contestato
queste procedure né individuato alcun rischio per la salute
pubblica da quando Msf ha avviato le attività in mare nel 2015".
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