Mostre: LaChapelle, cerco il sublime a Napoli
Installazione con opere mai esposte prima al Maschio Angioino
NAPOLI
L'iconico artista americano David
LaChapelle arriva a Napoli. Da domani, 8 dicembre, sarà
eccezionalmente in mostra nella Cappella Palatina del Maschio
Angioino. I visitatori potranno ammirare una collezione
esclusiva studiata appositamente per la città e per lo storico
Castel Nuovo con opere inedite, in un costante dialogo tra il
lavoro esposto e lo spazio ospitante. L'esposizione, curata da
ONO arte e Contemporanéa, è un'installazione 'site specific' che
include opere mai esposte prima. Una produzione Next Exhibition,
organizzata in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del
Comune di Napoli, Associazione Culturale Dreams, Alta Classe
Lab, Fast Forward e Next Event. A prendere corpo al Maschio
Angioino, è una mostra unica nel suo genere che è prima di tutto
un'indagine intima nel lavoro dell'artista, curata da Vittoria
Mainoldi e Mario Martin Pareja. Questa nuova esposizione invita
i visitatori a ripercorrere i momenti salienti della prolifica
carriera di LaChapelle. Sono quaranta i pezzi esposti tratti dai
vari periodi significativi della carriera dell'artista dal 1980
fino ad oggi, offrendo anche una selezione di opere inedite
provenienti dall'archivio del fotografo, unite a capolavori
iconici e diverse anteprime. ''E' per me un onore esibire qui -
ha detto LaChapelle, in occasione delle presentazione della
mostra - Napoli è una città emozionante, vibrante in ogni suo
angolo e in cui c'è tanta spiritualità e tanta forza''. In
esclusiva per la Cappella Palatina, alcuni dei negativi
fotografici dipinti a mano realizzati negli anni '80 da
LaChapelle, mentre adolescente esplorava le idee della
metafisica e della perdita, sullo sfondo della devastante
epidemia di Aids. Questi negativi fanno parte di
un'installazione site specific mai realizzata prima ed entrano
in dialogo con le opere più recenti di LaChapelle, alcune
presentate per la prima volta in questa occasione, in cui il
fotografo viene come catturato da un timore reverenziale per il
sublime e dalla ricerca di spiritualità, come in Behold (2017),
opera simbolo della mostra. L'esposizione 'David LaChapelle'
esplora la rappresentazione acuta che l'artista fa dell'umanità
nel particolare tempo in cui viviamo. L'indagine offre spunti
stimolanti e presenta lavori che contribuiscono a cementare il
ruolo di LaChapelle tra gli artisti più influenti del mondo.
Pienamente consapevoli dell'artificio creativo, le immagini di
LaChapelle si distinguono per la capacità di relazionarsi e
dialogare con le manifestazioni della civiltà occidentale su
temi vasti: dal Rinascimento classico ai giorni nostri.
Attraverso il suo stile in evoluzione, il corpus del lavoro del
fotografo comunica le paure, le ossessioni e i desideri della
nostra società contemporanea, sfuggenti sempre più ad una facile
categorizzazione. Da non perdere sono le opere seminali Deluge
(2007) in cui LaChapelle re-immagina un diluvio biblico,
ambientandolo a Las Vegas, traducendo e rendendo contemporanea
l'opera di Michelangelo della Cappella Sistina; e Rape of Africa
(2009) che vede la modella Naomi Campbell nel ruolo di Venere in
una scena di ispirazione botticelliana ambientata nelle miniere
d'oro africane. In mostra anche opere tratte dalle vivide e
coinvolgenti serie Land SCAPE (2013) e Gas (2013), progetti di
natura morta in cui LaChapelle assembla found objects per creare
raffinerie di petrolio e stazioni di servizio, prima di
presentarle come reliquie in una terra reclamata dalla natura.
La mostra nel mese di dicembre sarà visibile dal lunedì al
sabato dalle ore 9 alle 18.30 e la domenica e nei giorni festivi
dalle 9 alle 14. E per aiutare le persone in difficoltà sociale
ed economica a fruire della cultura e dell'arte, Next Exhibition
ha lanciato l'iniziativa un biglietto sospeso: il pubblico potrà
acquistare un biglietto in più da mettere a disposizione.
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