"Personalmente, penso che una
tassa sulle transazioni finanziarie dovrebbe essere seriamente
presa in esame" per portare nuove risorse nelle casse europee e
compensare le perdite che provocherà la Bexit, "come del resto
anche suggerito dallo studio del Gruppo Monti". Lo ha proposto
il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenendo
a Helsinki durante l'Assemblea della Conferenza delle Regioni
periferiche e marittime (Crpm), di cui è vicepresidente. Rossi
ha coordinato i lavori della sessione dedicata al futuro della
politica di coesione. "E' stato stimato che l'impatto della
Brexit sul futuro del bilancio Ue, oggi pari a mille miliardi,
porterà a una riduzione di circa 70 miliardi per i sette anni
della programmazione", ha affermato il governatore toscano, "le
regioni non possono pagare il conto delle nuove emergenze,
legate a sfide come l'immigrazione, la sicurezza e la difesa,
tutti, rinunciando alle politiche di coesione e alla solidarietà
europea". I 160 presidenti di Regione riuniti in Finlandia hanno
manifestato grossa preoccupazione per questa possibile
diminuzione del bilancio europeo a partire dal 2020 e per le sue
implicazioni sulla politica di coesione. Nei prossimi mesi la
Crpm incontrerà il Presidente della Commissione europea
Jean-Claude Junker per sottolineare l'importanza delle regioni
nel processo decisionale europeo e difendere la politica di
coesione da eventuali tagli.
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