Paesaggio ormai quasi tipicamente
invernale con piste che, grazie anche all'innevamento
artificiale, saranno come sempre in condizioni perfette dalla
Saslong alla Gran Risa: in Alto Adige tra le Dolomiti si e'
ormai pronti per la partenza della lunga tappa italiana della
coppa del mondo di sci alpino. Il calendario delle gare annuncia
in Val Gardena superG e discesa il 17 e 18 dicembre seguite nei
due giorni successivi in val Badia da due giganti. Poi si
passerà a Madonna di Campiglio e, a fine anno, a Bormio. Ma su
tutto - come emerso in una conferenza stampa degli organizzatori
- pende la grande incognita della pandemia.
Soprattutto l'Alto Adige rischia, in caso di ulteriore
peggioramento della situazione, di dover applicare tutta una
serie di limitazioni che possono avere conseguenze negative per
gli organizzatori delle varie gare oltre che per l'economia
turistica invernale che ha un ruolo fondamentale. Per ora -
hanno detto Rainer Senenor ed Andy Varallo, presidenti dei
comitati organizzatori di Gardena e Badia - il sospirato ritorno
del pubblico alle gare di cdm prevede comunque già, oltre a
Green pass, limitazioni numeriche che garantiscano i necessari
distanziamenti interpersonali: massimo di ottocento persone
all'arrivo in Badia e 7.500, comprese quelle lungo la pista, in
Val Gardena. Così ora si spera solo che i dati sulla pandemia
non peggiorino ulteriormente. Nel frattempo si lavora comunque
con atteggiamento positivo con prevendita dei biglietti già
partita in Gardena e organizzazione dell'ormai consueto volo
delle Frecce tricolori in Badia.
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