Regione, Comune di Terni e
segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil
hanno inviato una lettera di diffida alla Treofan Italy srl,
dopo che l'incaricato dalla proprietà Jindal ha confermato
l'apertura della procedura di liquidazione per lo stabilimento
del polo chimico ternano. A firmare l'atto l'assessore regionale
allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, il sindaco Leonardo
Latini e i segretari delle tre organizzazioni, Sergio Cardinali,
Lorenzo Zoli e Venere Balla.
"L'attuale situazione dello stabilimento di Terni della
Treofan Italy srl - scrivono i sottoscrittori dell'atto -,
contraddistinta da profonde criticità, determinate da scelte
della proprietà in palese contrasto con le potenzialità
produttive e del mercato, trae origine, a nostro avviso, da un
disegno preordinato di dismissione del sito, da oggettive
inadempienze contrattuali e degli impegni assunti, da atti in
contrasto con la ratio di normative che hanno consentito
l'acquisizione di rilevanti contributi".
Dopo avere ripercorso il processo che ha portato al
ridimensionamento produttivo del sito, istituzioni e sindacati
invitano la società "a dare puntuale seguito agli impegni
assunti, revocando con immediatezza ogni atto in contrasto con
gli stessi".
Intanto i parlamentari della Lega Umbria annunciano che
chiederanno al ministero dello Sviluppo economico "di convocare
in via d'urgenza il tavolo Treofan" e di "riferire su tutte le
azioni di contrasto alle scelte della multinazionale che erano
state annunciate".
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