Leggere
insieme e commentare la Divina Commedia fra gli affreschi del
palazzo rinascimentale con un "maestro" d'eccezione di fronte ad
un folto e attento pubblico di giovani: per una volta il salone
dei Fasti di palazzo Vitelli a San Egidio si è trasformato, per
un'ora di lezione, in una classe in occasione della
presentazione del libro del giornalista-scrittore, Aldo
Cazzullo, "Il posto degli uomini, Dante in Purgatorio dove
andremo tutti".
Attorniato da alcuni studenti delle scuole superiori, che
hanno accolto l'invito del Comune - che riferisce
dell'iniziativa - e della Fondazione Cassa di Risparmio di Città
di Castello, Cazzullo ha declinato le terzine del poema so che
ha descritto in maniera magistrale e attuale nel suo ultimo
volume.
Prima di iniziare la "lezione-spettacolo", coordinata
dall'assessore alla Cultura, Michela Botteghi, il sindaco, Luca
Secondi, ha ringraziato Cazzullo per la presenza. "La scelta di
questo luogo splendido ricco di storia e tradizione - ha
concluso Secondi - ha reso ancora più interessante ed unica la
lezione vera e propria".
"L'Italia non è nata dalla politica e dalla diplomazia - ha
sottolineato Cazzullo -, ma dalla bellezza e dalla cultura, nata
dagli affreschi gotici e rinascimentali, nata dalla poesia di
Dante che ci ricorda un po' chi siamo noi italiani, quello che
abbiamo fatto e quello che possiamo fare per tornare a riveder
le stelle o se preferite come si sente Dante in cima alla
montagna del Purgatorio".
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