/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pd, sentenza Umbria Mobilità prova correttezza amministratori

Pd, sentenza Umbria Mobilità prova correttezza amministratori

"Melasecche invece è in ritardo"

PERUGIA, 18 maggio 2022, 18:07

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"La sentenza della Corte di Cassazione chiude definitivamente il caso Umbria Mobilità e sancisce la correttezza dell'operato degli amministratori regionali e provinciali, al centro di una lunga vicenda giudiziaria, iniziata nel 2012, con l'inchiesta della Procura regionale della Corte dei Conti. La Giunta Marini I e II e gli amministratori provinciali agirono in maniera corretta, per non interrompere il servizio e per salvare il trasporto pubblico in Umbria. Questo dicono gli atti, sanciti da ben tre sentenze di tre giudici differenti e questa la realtà, al netto degli anni di mistificazioni e bugie a cui gli umbri hanno dovuto assistere, da parte di una minoranza rombante, nel frattempo diventata maggioranza e ora incapace di governare la complessa macchina amministrativa regionale, non riuscendo a tener fede alle promesse e neanche a portare avanti quanto avviato". Così il capogruppo del Partito democratico in Regione e il segretario, Simona Meloni e Tommaso Bori.
    "La Corte di Cassazione - proseguono Meloni e Bori - sancisce l'insindacabilità delle decisioni politiche, chiarisce la motivazione della 'palesata esigenza di non interrompere il Tpl in Umbria e mette un punto di fronte ad una vicenda sulla quale il centrodestra ha costruito la propria propaganda e ha alimentato le polemiche, anche violente, degli ultimi anni.
    Questa sentenza smaschera anche la cortina di fumo costruita intorno ai trasporti e alle infrastrutture umbre dall'assessore Enrico Melasecche, in ritardo sulla tabella di marcia che aveva ereditato dalla precedente legislatura".
    "Ricordiamo infatti che la legislatura ha iniziato la sua seconda parte - continuano Meloni e Bori - ma dell'agenzia unica per i trasporti, al di là degli annunci, non c'è neanche l'ombra. Un fatto particolarmente grave, considerando che questa riforma avrebbe portato nelle casse della Regione un risparmio di 8 milioni l'anno d'Iva. Soldi che, evidentemente, l'assessore Melasecche non ha alcun interesse a risparmiare".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza