"La Giunta regionale della
presidente Tesei toglie dalla legge per la gestione integrata
dei rifiuti gli obiettivi minimi di raccolta differenziata per
permettere al nuovo inceneritore di alimentarsi. Con il disegno
di legge 'Piano regionale gestione integrata rifiuti" inviato
ieri all'Assemblea legislativa la Giunta ha previsto
l'abrogazione del comma 4 dell'articolo 17 della legge regionale
n.11/2009 che prevedeva un obiettivo minimo di raccolta
differenziata per poter effettuare il trattamento termico": lo
afferma il consigliere regionale Thomas De Luca (M5s).
"Siamo alla follia. Si sta verificando - rimarca De Luca in
una nota della Regione - esattamente ciò che avevamo denunciato.
La politica nera della Giunta Tesei rappresenta un attacco
diretto ai principi fondamentali della tutela ambientale e del
benessere delle nostre comunità. Contraria a ogni principio di
circolarità, riutilizzo e riuso della materia, per la destra
umbra esiste solo la necessità di creare mondezza per alimentare
il nuovo inceneritore. Con incredibile spregiudicatezza, la
Giunta di centrodestra sta mettendo così a repentaglio anni di
progressi e sacrifici fatti dai cittadini per ridurre l'impatto
ambientale dei rifiuti".
"È evidente - prosegue il consigliere di opposizione - che
l'obiettivo principale di questa modifica è far fallire la
raccolta differenziata e garantire un flusso costante di rifiuti
all'inceneritore, a discapito della salute dei cittadini e
dell'ambiente. Questa miopia politica dimostra ancora una volta
l'assoluta mancanza di visione a lungo termine della destra, che
preferisce sacrificare il futuro delle prossime generazioni pur
di perseguire i propri interessi economici. Questa è follia.
Vogliono ipotecare il futuro dei nostri figli vincolando la
nostra regione a un debito enorme in termini economici,
ambientali e sociali".
"Il Movimento 5 stelle - conclude - si oppone fermamente a
questa modifica e si impegna a bloccare ogni tentativo di
approvazione in commissione. Non permetteremo che le future
generazioni siano condannate a vivere in un ambiente inquinato e
privo di risorse a causa di scelte irresponsabili fatte per il
profitto di pochi".
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