In Umbria con una popolazione
stimata di circa 150mila cinghiali, la situazione "è drammatica
sul fronte seminativi (specie per mais e girasole), ma anche su
oliveti e vigneti (dove sono consistenti anche i danni da
capriolo), con milioni di euro di danni ogni anno": è l'allarme
lanciato dalla Coldiretti che ha organizzato 96 Assemblee in
contemporanea su tutto il territorio nazionale, con la
partecipazione record di oltre 50mila agricoltori.
Coldiretti ha parlato in generale di "fauna selvatica
"incontrollata", soprattutto con i 2,3 milioni di cinghiali
presenti in Italia che rappresentano il pericolo maggiore, che
ha causato solo nell'ultimo anno danni all' agricoltura italiana
per circa 200 milioni di euro, con campi coltivati rasi
letteralmente al suolo. La Puglia, con oltre 30 milioni di danni
stimati e 250mila cinghiali, e la Toscana con oltre 20 milioni
di danni denunciati, di cui l'80% a causa dei 200mila cinghiali,
sono le regioni più colpite.
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