L'Assemblea legislativa ha
approvato all'unanimità una mozione promossa dalla capogruppo
del Pd Simona Meloni, integrata da un emendamento del gruppo
Lega, che mira al potenziamento dei servizi di contrasto e
supporto per le dipendenze patologiche.
Nello specifico, Meloni hiede alla Giunta regionale l'impegno
a "verificare e potenziare l'adeguatezza dei propri strumenti di
contrasto al fenomeno delle dipendenze, composto e
caratterizzato da differenti tipologie; attivarsi, con campagne
di informazione pubblica e di educazione mirate, da progettare e
sostenere in stretta collaborazione con scuole, famiglie, ordine
degli psicologi ed il personale sanitario preposto; implementare
l'attività dei servizi per le cure delle dipendenze presenti sul
territorio regionale, attraverso l'inserimento di un canale
specifico e percorsi dedicati a cittadini affetti da Gaming
disorder (dipendenza dai videogiochi) data l'estesa platea di
videogiocatori, in particolare bambini e minori e stante la
diffusione e la facilità di accesso, soprattutto agli
smartphone, nonché alla luce del recente inserimento da parte
dell'Oms di tale patologia all'interno della classificazione
statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari
connessi (lcd-11), in vigore dal primo gennaio 2022".
La capogruppo del Pd dopo il suo auspicio per "il massimo
impegno della Giunta nel contrasto delle dipendenze patologiche,
una piaga sociale sempre più diffuso sul territorio regionale,
in ogni fascia d'età", ha rimarcato la necessità di prevedere "a
partire dal Piano sanitario, strumenti adeguati e supporti
all'altezza delle ferite che ci lascerà la pandemia, che ha
aumentato non solo le disuguaglianze ma anche le fragilità
psicologiche delle persone, costrette all'isolamento forzato
nelle proprie abitazioni". "Le dipendenze - ha aggiunto -
costituiscono un'alterazione del comportamento e, nel corso del
tempo, hanno assunto sempre maggiori varietà di forme, arrivando
a toccare anche fasce di età molto basse e prima impensabili.
Dalla dipendenza da gioco a quella dall'alcol, passando anche
per le nuove tecnologie o per gli psicofarmaci. I giovani sono i
soggetti più gravemente colpiti a livello psicologico dalla
pandemia, che, complice l'isolamento forzato, ha determinato
l'acuirsi di varie forme di dipendenze, in particolare alcol,
droga e abuso di internet. Il forte impatto emotivo innescato
dalla pandemia ha inoltre portato ad un aumento esponenziale
della vendita di psicofarmaci e ansiolitici. Il mercato delle
sostanze stupefacenti è in costante espansione, sia nei grandi
centri urbani che in quelli più piccoli e utilizza sempre di più
internet per la pubblicizzazione delle molteplici offerte di
nuove sostanze psicoattive, per la raccolta di ordinativi, per
il pagamento e per la consegna a casa mediante i normali
corrieri. Anche in Umbria i numeri sono preoccupanti: i dati
segnalano un alto tasso di consumo di droga e alcol tra i
giovani in età scolastica tra i 15 e 19 anni con percentuali di
utilizzo e correlati ricoveri ospedalieri che nel 2019 sono
stati in aumento rispetto al 2018 sia su base regionale che nei
confronti della media nazionale. Il 27,7% degli adolescenti in
Umbria tra i 15 e i 19 assume droga o allucinogeni almeno una
volta l'anno. Si sta sempre più affermando l'utilizzo di nuove e
più pericolose droghe sintetiche anche a causa del loro costo
più basso rispetto alla cocaina o all'eroina. Si registrano
aumenti esponenziali di casi di dipendenza da alcol correlati
all'abuso di farmaci e psicofarmaci a base di codeina. L'Umbria
detiene inoltre il triste primato, rispetto alla media italiana,
di decessi legati al consumo di sostanze stupefacenti (con un
tasso del 12,4 % rispetto a una media nazionale del 5,5%). Tra
le nuove generazioni è in forte aumento il fenomeno della
polidipendenza, ovvero l'assunzione contemporanea di più
tipologie di droghe, legali ed illegali, unita al dilagare di
nuove dipendenze in particolare quelle legate alle tecnologie e
ad internet quali il cyberbullismo, il sexting, il gioco
d'azzardo online compulsivo. L'Organizzazione mondiale della
sanita, di recente, ha voluto introdurre il Gaming disorder
ovvero la dipendenza dai videogiochi, all'interno della sezione
relativa ai disturbi del comportamento legati alle dipendenze,
riconoscendolo, quindi, come una vera e propria malattia. Il
cattivo uso e gli abusi della rete portano a una forma di
dipendenza, definita Internet addiction disorder, così come si
parla di dipendenza dal fumo o dall'alcol. L'inconsapevole
incapacità di controllare l'utilizzo di questo strumento, con
conseguenti disturbi nell'area psicologica, sociale e lavorativa
porta con sé infatti diverse dipendenze correlate all'uso di
Internet, tra le quali: la dipendenza da sovraccarico cognitivo,
la dipendenza da relazioni virtuali, la dipendenza da giochi
online, la dipendenza da sesso virtuale, la dipendenza da gioco
d'azzardo e da shopping online. Nell'attuale contesto, che vede
il dilagare di una vera e propria emergenza sociale, occorre che
le Istituzioni intervengano ad ogni livello con politiche
efficaci, organiche e strutturali".
Sull'atto - si legge in una nota dell'Assemblea - è
intervenuto il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, il
quale ha proposto l'emendamento aggiuntivo redatto dal gruppo
consiliare, sottolineando che "la mozione riguarda un tema
importante, che questa maggioranza intende condividere e portare
avanti, senza sminuire le tante iniziative già portate avanti
dalla Giunta e con proposte di iniziativa consiliare".
"L'emendamento - ha spiegato - aggiunge il seguente testo:
'promuovere momenti di formazione e di informazione, anche in
collaborazione con le forze dell'ordine, per gli studenti delle
scuole, particolarmente quelle di secondo grado, su educazione
alla legalità, per sviluppare e conseguire competenze di
cittadinanza e di rispetto delle regole e circa la loro
importanza per la società civile e il benessere di tutti".
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