"Stiamo lavorando in maniera
incessante per dare all'Umbria, a partire dal prossimo 1 gennaio
2022, il nuovo prezzario regionale delle opere edili". Lo ha
annunciato l'assessore regionale ai lavori pubblici Enrico
Melasecche.
"Negli ultimi giorni - ha aggiunto l'assessore - l'incessante
lavoro dei gruppi tecnici (costituiti da professionisti e
rappresentanti delle imprese) che supportano la Commissione
prezzi regionale ha raggiunto una condivisione dei prezzi
elementari che confluiranno nell'aggiornamento del prezzario
delle opere edili che si intende proporre all'approvazione
definitiva per renderlo operativo dal 1/1/2022. E' già in agenda
la data del 20 dicembre per esaminare queste proposte in seno
alla Commissione tecnica che valuterà l'effetto degli aumenti
delle materie prime nelle voci di prezzo finite, quelle che
determinano il costo dell'appalto".
"Purtroppo il meccanismo è molto complesso - ha proseguito
Melasecche, in una nota della Regione - e i tempi tecnici
necessari, gestibili normalmente in tempi ordinari, in questo
momento possono apparire estremamente lunghi, anche perché
devono essere tutelate tutte le posizioni, da quelle dei
cittadini consumatori, alle imprese, agli enti pubblici. Saranno
applicate le variazioni intervenute fino al mese di novembre
quando in passato il periodo di riferimento era di vari mesi
precedente e quindi non rilevava l'incremento dei prezzi se non
per una parte minima dell'anno.
La Regione, attraverso la sua Commissione tecnica per
l'aggiornamento dei prezzi, composta dai soggetti protagonisti
degli appalti pubblici e privati nel settore delle costruzioni,
ha monitorato con attenzione l'andamento dei prezzi delle
materie prime per l'edilizia che, a partire dalla primavera di
quest'anno, ha subito un indiscutibile incremento, che mette in
difficoltà tutto il settore delle costruzioni e dell'edilizia,
pubblica e privata".
"Ritenendo che l'argomento non potesse essere risolto in ambito
esclusivamente locale, sia perchè il fenomeno ha carattere
mondiale, sia perchè qualsiasi decisione non coordinata con il
Governo e le altre Regioni avrebbe potuto portare a gravi
turbative nel mercato degli appalti con danni alle imprese ma
anche al sistema economico umbro - ha spiegato l'assessore
Melasecche - abbiamo autonomamente sollecitato tramite una mia
richiesta formale per porre il problema sul tavolo della
Commissione nazionale Infrastrutture, Mobilità e Governo del
Territorio della Conferenza delle Regioni".
"Il tutto - ha sottolineato l'assessore Melasecche - per
giungere ad un provvedimento del Governo che monitorasse le
variazioni fin qui avvenute sui prezzi al fine di procedere
all'aggiornamento nazionale degli prezziari regionali
dell'edilizia. Tema particolarmente caldo a causa della ripresa
economica dovuta al Pnrr, dei superbonus 110% ma anche di
speculazioni internazionali sui materiali. Entro il 15 dicembre
le Regioni svilupperanno un documento unitario per evitare
discrasie territoriali.
La Commissione tecnica regionale, riunitasi nel corso dell'anno
ed in ultimo lo scorso 28 ottobre, ha riscontrato, con una
ricerca scientifica, i dati ufficiali reperiti presso i
principali fornitori del territorio regionale e nazionale,
rilevando gli aumenti significativi di numerose materie prime
(in primis acciaio, calcestruzzo, bitume, legname ed isolanti),
anticipando, di fatto, le rilevazioni ufficiali nazionali
pubblicate il 23 novembre dal Ministero delle Infrastrutture e
della Mobilità sostenibile (Mims) che porteranno sensibili
ristori agli appalti pubblici eseguiti nel primo semestre 2021.
Su questo punto la Regione ha sollecitato il Governo ad
estendere detti ristori anche alle lavorazioni eseguite nel
secondo semestre del 2021.
Relativamente agli appalti della Ricostruzione 2016, dove la
governance è demandata al Commissario straordinario, la Regione
Umbria è parte attiva per proporre l'applicazione ai cantieri
umbri del nostro prezzario, che entrando in vigore l'1/01/2022,
rileva gli incrementi avvenuti fino a tutto novembre, ritenendo
i prezzi oggi vigenti ormai inadeguati".
"Sono convinto - ha concluso Melasecche - che questo lavoro
oscuro ma indispensabile del nostro ufficio, preso ad esempio
spesso da altre Regioni, rappresenti la risposta concreta
dell'amministrazione regionale alla problematica del 'caro
materiali' per garantire qualità al giusto prezzo in un settore
che per troppi anni è stato martoriato da una crisi strutturale
che va superata quanto prima".
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