/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta: giudici Appello, provata esistenza locale Aosta

'Ndrangheta

'Ndrangheta: giudici Appello, provata esistenza locale Aosta

"Capitanata da Marco Di Donato, Raso partecipe e non promotore"

AOSTA, 19 ottobre 2021, 09:21

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

''Provata al di là del limite del ragionevole dubbio l'esistenza di una locale valdostana, capitanata da Marco Fabrizio Di Donato (condannato in secondo grado a 9 anni di reclusione nell'ambito del processo Geenna con rito abbreviato, ndr), appare comprovata l'intraneità alla stessa di Antonio Raso''. Lo scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza d'appello del processo Geenna sulle infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta: lo scorso 19 luglio il ristoratore Antonio Raso è stato condannato a 10 anni per l'accusa di associazione mafiosa. Condannati anche: a 8 anni l'ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico e l'ex dipendente del Casinò di Saint-Vincent Alessandro Giachino, entrambi accusati di associazione mafiosa e a 7 anni l'ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea, accusata di concorso esterno in associazione mafiosa. Assolto, invece, l'ex consigliere comunale e poi regionale Marco Sorbara, che in primo grado era stato condannato a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
    Secondo i giudici della Corte d'Appello di Torino, Antonio Raso, titolare della pizzeria La Rotonda di Aosta, ''pur svolgendo un ruolo fondamentale nella cementazione del gruppo, non mostra in nessuna occasione di esercitare, neppure per delega, poteri decisionali''. Da qui la riqualificazione di partecipe del gruppo malavitoso e non più di promotore. Per i giudici, Raso ha mostrato a più riprese la propria subalternità a Marco Fabrizio Di Donato, e ha svolto una ''incessante opera di 'cucitura' sia con il referente politico prescelto come concorrente esterno, che con i soggetti 'satelliti' del gruppo stesso''.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza