Cinque cittadini kosovari, due
titolari di imprese con sede apparente a Treviso, una con
cessata attività e l'altra inattiva, e altri tre connazionali,
sono stati denunciati dalla Polizia per aver sottoscritto, nelle
qualità di datori di lavoro e lavoratori, falsi contratti di
assunzione per il rinnovo del permesso di soggiorno o per il
ricongiungimento familiare.
Il caso è emerso durante controlli eseguiti dall'Ufficio
immigrazione e dalla Squadra mobile della Questura di Udine
sulla regolarità della posizione dei cittadini stranieri
presenti sul territorio nazionale.
Gli accertamenti sono partiti dopo che un uomo di 49 anni
aveva presentato la richiesta di rinnovo del permesso di
soggiorno e una donna di 25 aveva chiesto il ricongiungimento
familiare per il marito.
Le indagini hanno consentito di accertare che le due aziende,
entrambe con sede nello stesso stabile di Treviso di cui non
avevano più la disponibilità già da due anni, avrebbero assunto
circa 150 dipendenti in tre anni.
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