Quattro olivi e un filare di
mandorli, alberi donati da famiglie che desiderano ricordare un
caro che non c'è più, o piantati in occasione di battesimi o
matrimoni. E' il nucleo centrale, composto in realtà da numerose
specie vegetali, del "Giardino della Vita" inaugurato oggi nel
cortile della chiesa della Santissima Trinità, a Carpenedo, un
quartiere di Mestre (Venezia).
L'idea è nata nell'estate 2022, e negli ultimi mesi ha preso
forma, grazie all'impegno e al lavoro della comunità
parrocchiale. Si tratta di un giardino-itinerario che vuole
"celebrare la vita", come ha spiegato il parroco don Fabio
Longoni, pensato per credenti e non credenti. All'ombra di
alcuni tigli sono state posizionate delle panchine, su cui vi
sono poste delle targhe che riportano il nome della persona a
cui è stata dedicata, insieme ad una frase. Le riflessioni
scelte da don Fabio sono di personalità di fedi diverse, così
come di atei, ma hanno tutte in comune l'obiettivo di invitare a
meditare sul senso della vita.
Don Fabio ha voluto ringraziato il Comune che ha collaborato
al progetto donando quattro alberi lo scorso ottobre. "Abbiamo
stipulato questa alleanza con il Comune - spiega il parroco -
perché la natura soffre, ed ha bisogno che vengano create aree
verdi come questa".
All'evento era presente anche il patriarca di Venezia,
Francesco Moraglia, che ha conferito il sacramento della Cresima
ai giovani della parrocchia. Il giardino rimarrà aperto al
pubblico nei momenti subito prima e dopo le celebrazioni del
sabato e della domenica. Inoltre, grazie all'altare che è stato
posto al suo centro, durante tutta l'estate ospiterà all'aperto,
sotto gli ulivi, le messe della domenica mattina.
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