(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Favorevoli alla stretta sulle
attività di compro oro ma preoccupati di rivendicare la natura
differente delle oreficerie ed evitare un aumento di costi e
adempimenti. E' questa la posizione espressa dai rappresentati
di Confcommercio, Cna e Confartigianato in un'audizione presso
la Commissione Finanze della Camera, nell'ambito dell'esame
dello schema di decreto legislativo sulla disciplina delle
attività di compro oro.
"Speriamo che il decreto legislativo vada in porto - afferma
il capo delegazione Cna, Arduino Zappaterra - finalmente viene
normato il settore, meglio tardi che mai". Il direttore di
Federpreziosi Confcommercio, Steven Tranquilli, chiede però di
distinguere "chi esercita esclusivamente attività di compro oro
e di chi tale attività svolge solo a titolo occasionale"
evitando "duplicazioni ed inasprimenti, meramente di carattere
burocratico, delle norme già in essere per le oreficerie".
"L'acquisto di oro usato per la riconversione in oggetti
d'artigianato - aggiunge il presidente presidente di
Confartigianato Orafi, Andrea Boldi - non può essere equiparato
al rischio ricettazione di un'attività di 'compro oro'".
Le associazioni chiedono che gioiellerie e oreficerie
vengano escluse dagli obblighi di iscrizione nel registro degli
operatori compro oro e, in particolare, Zappaterra propone per i
compro oro l'esposizione di un prezzo di giornata per tutelare i
consumatori e la dotazione di un punzone che attesti eventuali
interventi di ripristino sui gioielli.(ANSA).