(ANSA) - ROMA, 08 MAR - "La scadenza del prossimo 10 marzo,
entro la quale è previsto che debba concludersi il processo di
conservazione delle fatture elettroniche attive e passive del
2019, sta inevitabilmente costringendo professionisti e
contribuenti all'ennesima corsa ad ostacoli per riuscire a dare
seguito all'adempimento". Si apre così la nota dei sindacati dei
commercialisti Anc, Sic, Unagraco e Unico, che sottolineano come
"la conservazione dei documenti elettronici sia un processo
articolato, che di certo non si compie con un semplice click", e
fanno sapere che "i parlamentari Nadia Aprile e Raffaele Trano,
componenti della Commissione Finanze della Camera, con la loro
lettera indirizzata ieri al ministro dell'economia Daniele
Franco e al direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria
Ruffini, hanno voluto rappresentare le difficoltà della
categoria dei commercialisti dando un fattivo sostegno alla
soluzione, che è stata espressa dall'Anc, di un provvedimento di
proroga, lo stesso che è stato adottato per il servizio di
consultazione fatture elettroniche, prorogato fino al 30
giugno". "Siamo grati a Aprile e Trano per la loro iniziativa, e
pur sapendo bene che la proroga, ancor più se concessa a ridosso
di una scadenza, non può essere la sola possibilità nella quale
i professionisti devono sperare, ogni volta, per poter svolgere
il loro lavoro, l'intervento tempestivo del Governo per lo
slittamento del termine del 10 marzo è assolutamente
indispensabile e urgente. Riteniamo altresì indispensabile che
l'Agenzia delle Entrate, all'insegna dello spirito collaborativo
che deve contraddistinguere le relazioni fisco-contribuente,
decida di assicurare la conservazione automatica delle fatture
elettroniche attive e passive dell'anno 2019 per tutte le
adesioni al servizio di conservazione operate dai contribuenti
alla data del 10 marzo", si chiude la nota delle associazioni di
commercialisti. (ANSA).