(ANSA) - ROMA, 19 APR - In merito alla riforma dell'Irpef,
che "certamente rappresenta la componente principale della
annunciata riforma fiscale, e per la quale abbiamo
ipotizzato uno stanziamento di circa 10 miliardi di euro,
riteniamo imprescindibile riequilibrare il carico fiscale oggi
iniquamente distribuito tra le categorie, principalmente per
effetto del regime differenziato delle detrazioni, con forte
penalizzazione dei lavoratori autonomi ed in particolare di
coloro che non possono accedere al regime forfettario a causa di
un'attività più strutturata, provvedendo così a rendere
effettivo il principio dell'equità orizzontale". Parola del
presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, audito oggi
pomeriggio dalla commissione Bilancio del Senato, in merito al
Documento di economia e finanza (Def). Le aliquote, specifica,
"andrebbero rimodulate avendo come stella polare il principio
costituzionale di progressività fiscale, alleggerendo la
pressione fiscale sui redditi medi (riduzione della aliquota del
terzo
scaglione dal 38% al 35%) e creando un sesto scaglione (con
aliquota al 45% per i redditi al di sopra dei 150.000 euro)". E,
secondo Stella, "per agevolare le assunzioni e
l'autoimprenditorialità dei giovani, proponiamo di elevare a
18.000 euro la detrazione per i redditi da lavoro e di impresa
prodotti da giovani (fino a 35 anni di età). Con riferimento
alle ritenute d'acconto, i loro effetti distorsivi potrebbero
essere mitigati attraverso la riduzione al 10% del valore della
ritenuta per i soggetti con attività più strutturate, che
normalmente versano a titolo d'acconto molto più di quanto
effettivamente dovuto", conclude il numero uno di
Confprofessioni. (ANSA).