La collaborazione fra le
varie realtà che conoscono il territorio è fondamentale per
aumentare il livello di sicurezza in un'area protetta
prevalentemente montuosa come il Parco della Majella. In
occasione della firma della convenzione con il Corpo nazionale
soccorso alpino e speleologico, oggi a Caramanico Terme, il
direttore del Parco, Luciano Di Martino, ha invitato a parlare i
protagonisti delle innumerevoli operazioni di salvataggio
compiute negli anni, ma anche i Carabinieri dell'Ufficio
Biodiversità la cui conoscenza del territorio si rivela
fondamentale in occasioni che comprendono anche le operazioni di
ricerca di anziani allontanatisi dall'abitazione o da case di
cura. Fondamentale poi il loro apporto, e dunque la stretta
collaborazione con l'ente parco, nelle azioni di educazione
ambientale. "Non siamo solo quelli che applicano le sanzioni in
caso di mancato rispetto delle norme - ha spiegato il
vicecomandante dell'ufficio territoriale Biodiversità di
Pescara, Santilli - Dobbiamo far capire cosa c'è dietro il
divieto. Dobbiamo, inoltre, fare previsioni oltre che prevenire.
Una volta nessuno andava in montagna con le infradito. Oggi
accade anche questo e bisogna spiegare qual è il corretto
approccio alla montagna".
Sottolinea l'importanza della prevenzione anche il CAI
Abruzzo: "Noi svolgiamo corsi che danno titoli, ma solo per i
nostri soci - ha detto Gaetano Falcone - ma è la politica che
deve lavorare per fornire un'ampia educazione ambientale". Tra i
primi passi concreti della convenzione siglata oggi l'impegno
dei volontari del Cnsas sulla rete sentieristica del Parco.
Quando faranno le loro periodiche esercitazioni - ha spiegato Di
Martino - avranno cura di osservare i sentieri e segnalare
eventuali tratti pericolosi dove potremo intervenire, anche
dando il nostro supporto economico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA