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Ambiente e salute, intesa Arta Abruzzo-Dipartimento Sanità

Ambiente e salute, intesa Arta Abruzzo-Dipartimento Sanità

Per la prima volta progetto di formazione per stile vita sano

PESCARA, 25 settembre 2023, 20:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Approfondire lo stretto rapporto tra il benessere dell'uomo e quello dell'ecosistema in cui vive per promuovere uno stile di vita sano e sostenibile. È questo l'obiettivo dell'innovativo progetto dal titolo 'Comunicazione e formazione su tematiche relative all'interconnessione ambiente-salute' che per la prima volta vedrà collaborare, in stretta sinergia, il Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo e l'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) al fine di migliorare la salute umana attraverso la protezione e la conservazione dell'ecosistema. Il tutto per affermare uno stile di vita sano e sostenibile.
    Il progetto prevede due seminari destinati alla formazione del personale sanitario, convegni ed iniziative di comunicazione tese alla prevenzione dal rischio di malattie. L'iniziativa è incentrata anche sulla realizzazione di un decalogo della prevenzione: sarà distribuito nelle scuole e negli ambiti sanitari, in particolare ai medici di famiglia ed ai pediatri, per educare le nuove generazione ad una vita più sana e, nel contempo, al rispetto dell'ambiente circostante.Il primo evento è in programma martedì 26 settembre, a partire dalle ore 9, presso l'aula magna dell'ospedale di Pescara, con un convegno che rappresenta un primo momento di formazione ed assegnerà anche crediti per i professionisti. Il secondo appuntamento è fissato per martedì 3 ottobre presso l'aula magna del presidio ospedaliero di Teramo.
    "Dopo il referendum abrogativo del 1993 - spiega il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio - che di fatto ha separato le competenze ambientali da quelle sanitarie sottraendo queste ultime dalle competenze del sistema sanitario nazionale, ed in particolare dai presidi multizonali di igiene e prevenzione, si è creata una netta divisione tra la sfera della salute umana e quella della tutela ambientale. Tuttavia è indiscutibile che questi due mondi non sono separati, ma convergono. Per la prima volta in Abruzzo - spiega il direttore Arta - esperti e specialisti si riuniranno in un convegno per esplorare le connessioni tra la tutela ambientale e la salute umana: dalle interrelazioni alle influenze reciproche. Per questo evento abbiamo profuso uno sforzo organizzativo significativo al fine di esaminare, approfondire e divulgare evidenze che dimostrino, ad ulteriore conferma, quanto la salute umana possa effettivamente dipendere da una corretta preservazione dell'ecosistema che ci circonda".

   Nel corso della prima sessione formativa, si esaminerà nel dettaglio il funzionamento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria gestita da Arta Abruzzo. Tecnici esperti dell’Agenzia e autorevoli accademici forniranno un’analisi approfondita delle funzioni di questa infrastruttura, fondamentale per la sorveglianza e il controllo della qualità dell'aria. In particolare, si porrà l'accento sulla prevenzione degli effetti nocivi che gli inquinanti atmosferici possono avere sulla salute umana, inclusi problemi respiratori e malattie cardiache. A seguire, saranno affrontate tematiche riguardanti la complessa interazione tra il mare e l'essere umano, con particolare riferimento alla rete di monitoraggio delle acque adibite alla balneazione. Verranno approfonditi i temi legati alla classificazione delle acque balneabili e al loro stato ecologico per dimostrare come la gestione sostenibile dell'ambiente marino abbia un impatto diretto sulla salute dei cittadini. In ultimo, si indagheranno gli effetti noti o potenziali dei campi elettromagnetici sulla salute umana, derivanti dall'esposizione prolungata alle radiofrequenze (RF) emesse da dispositivi wireless e l'esposizione alle basse frequenze (ELF) prodotte da reti elettriche. La comprensione di come questi campi influenzino la salute è cruciale per sviluppare linee guida sulla sicurezza che proteggano sia gli individui che l'ecosistema.
   

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