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Esposito firma contratto per 3 anni capo Usrc

Esposito firma contratto per 3 anni capo Usrc

'Ora possiamo dire di essere usciti da emergenza'

20 aprile 2016, 15:04

Redazione ANSA

ANSACheck

L'AQUILA - "Ora possiamo dire di essere usciti da un'emergenza che aveva aspetti paradossali, i soldi infatti sono tornati a fluire nelle casse dei Comuni, e tutte criticita' sono state sanate". Cosi' uno dei due coordinatori dei sindaci del cratere Sandro Ciacchi sulla soluzione definitiva della questione legata alla posizione del responsabile dei comuni del cratere (Usrc), Paolo Esposito.

Il manager pubblico, la cui nomina e' stata prorogata per tre anni dalla presidenza del consiglio dei ministri lo scorso 11 gennaio, la scorsa settimana ha avuto la bollinatura da parte della Corte dei Conti al nuovo contratto che e' stato firmato ieri a Roma. Ora Esposito ha pieni poteri e questo fa rientrare i venti di polemica e di protesta di sindaci e territori per il blocco della ricostruzione dovuta ai ritardi nel percorso autorizzativo. L'Usrc gestisce la ricostruzione in 56 comuni del cratere e in oltre 100 esterni.

Esposito dopo la bollinatura non ha perso tempo e, incalzato dai sindaci del cratere sismico, ha gia' firmato 101 determine che hanno gia' consentito di trasferire nelle casse dei Comuni terremotati tra i 70 e 80 milioni di euro, dando priorita' ai quei Comuni, come Goriano Sicoli (2 milioni di euro), e San Demetrio ne' Vestini (oltre 6 milioni), entrambi in Provincia dell'Aquila, dove le casse erano vuote, e alcune ditte erano state costrette a bloccare i lavori nei cantieri della ricostruzione, non potendo ricevere le somme degli stati avanzamento lavori.

L'obiettivo dell'Usrc e' quello di recuperare a tappe forzate tutto l'arretrato entro il prossimo 6 aprile, data altamente simbolica, che coincide con la settima ricorrenza del terremoto del 2009. L'80-90 per cento dell'arretrato sara' assorbito, secondo il crono programma degli uffici della ricostruzione, gia' entro il 30 marzo. L'altro coordinatore Francesco Di Paolo, sindaco di Barisciano (L'Aquila), oltre a rallegrarsi, ricorda i nodi ancora irrisolti per garantire definitivamente alla ricostruzione un giusto ritmo.

"La vicenda della firma mancante di Esposito - spiega Di Paolo - ha dimostrato che non basta la copertura economica per ricostruire i nostri paesi, serve anche una macchina burocratica e amministrativa efficiente. E tal proposito va risolto il problema della mancanza di organico negli Uffici territoriali, vanno rinnovati contratti dei 50 co.co.co. che lavorano nei Comuni, fino al 2018, e servono 1,3 milioni l'anno almeno. Infine va rivista la legge sulla ricostruzione, perche' servono nuove regole sui subappalti, che non penalizzino le piccole ditte locali".

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