Eni si classifica al primo posto per
obiettivi climatici nella classifica delle maggiori società
Oil&Gas di Carbon Tracker, il think tank finanziario
indipendente che analizza l'impatto della transizione energetica
sul mercato dei capitali.
La nuova strategia di Eni, presentata a febbraio, prevede di
ridurre le emissioni assolute di gas serra del 30% entro il 2035
e dell'80% entro il 2050. È questo obiettivo intermedio a
consentire a Eni di guadagnare il primo posto nonostante il
gruppo non arrivi a indicare l'obiettivo di emissioni nette zero
al 2050 come invece fanno Repsol (al secondo posto) e Bp
(terza). All'ultimo posto tra le nove società considerate c'è
ExxonMobil.
Carbon Tracker lamenta l'adozione di modelli diversi di
misura e rendicontazione degli obiettivi sulle emissione tra le
società, che rende complesso fare confronti e indica come
necessario il passaggio a uno standard unico di riferimento per
il settore.
"Gli obiettivi climatici nel settore oil&gas - si legge nel
rapporto - devono riconoscere che la transizione energetica pone
dei limiti precisi ai modelli di business attuali e alle
decisioni di investimento". "Le società che continuano a
presupporre una crescita e approvare progetti al di fuori dei
limiti climatici - continua il report - rischiano di creare
attività non recuperabili e, potenzialmente, di distruggere
valore per gli azionisti".
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