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Cosmetici nel mondo, all'Asia fa gola il made in Italy

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Cosmetici nel mondo, all'Asia fa gola il made in Italy

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Cresce export verso oriente, Cina corteggia nostri marchi storici

21 novembre 2018, 15:26

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Renato Ancorotti, neo presidente dell 'associazione delle imprese italiane Cosmetica Italia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Renato Ancorotti, neo presidente dell 'associazione delle imprese italiane Cosmetica Italia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Renato Ancorotti, neo presidente dell 'associazione delle imprese italiane Cosmetica Italia - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Hong Kong - Seppure i riti tradizionali di bellezza orientali, (coreani, giapponesi e cinesi soprattutto), abbiano grande successo nel nostro paese l'Asia guarda verso di noi e apprezza i prodotti di bellezza made in Italy. La Cina cerca partnership con imprenditori italiani per produrre cosmetici simili ai nostri e corteggia i marchi storici della cosmesi italiana per acquisirli e trarne profitto. Riferisce l'interesse dell'oriente verso la nostra tradizione industriale Renato Ancorotti, neopresidente dell'associazione delle imprese italiane Cosmetica Italia che all'ultimo Cosmoprof Asia, organizzato da BolognaFiere e appena concluso ad Hong Kong, ha fotografato l'export dei prodotti italiani verso i paesi asiatici. "Le nostre esportazioni verso l'Asia hanno raggiunto gli 841 milioni di euro e la prima destinazione dei nostri prodotti di bellezza è Hong Kong con 199 milioni di euro e una crescita superiore al 27% nell'ultimo anno. Anche la Cina segna un record di interesse verso i nostri prodotti beauty tanto che le nostre esportazioni verso questo paese sono cresciute del 45,6% nel 2017". "Al Cosmoprof di Hong Kong hanno partecipato questo anno un centinaio di imprese italiane e l'interesse dei buyers e dei distributori è stato molto elevato, - precisa Ancorotti. "Ad oriente viene riconosciuta l'unicità dell'offerta italiana per la qualità e la sicurezza dei metodi di produzione, per il tasso elevato di innovazione e di novità che siamo in grado di produrre in tempo reale sondando il polso del mercato. L'interesse si è concretizzato anche con la nascita di una nostra partnership con il nuovo polo di produzione cosmetica che si sta estendendo nell'area cinese di Hangzhou per uno scambio di informazioni sulle disposizioni regolatore, sulla sicurezza e la qualità. La Cina dimostra un interesse particolarmente spiccato per i processi di produzione che caratterizzano le industrie italiane". La Cina non si limita a cercare collaborazioni per produrre cosmetici con un migliore livello di qualità sul suo territorio, punta anche a comprare i marchi più rinomati della cosmesi made in Italy, in particolare quelli tradizionali. "La Cina fa' la corte a nostri marchi rinomati nel mondo, che hanno una solida storia alle spalle. In particolare nel campo della produzione di dentifrici, prodotti per la barba e, naturalmente, i nostri cosmetici green a connotazione naturale. Non mancano le offerte che però, fino ad oggi, sono state tutte rifiutate dagli imprenditori italiani" precisa Ancorotti. Cosa piace dei nostri cosmetici ad oriente? "L'imprinting italiano, come nel campo della moda. Inoltre gli elevati livelli di garanzia e sicurezza delle formule e dei prodotti e la capacità di produrre in tutto il mondo prodotti adatti alle diverse esigenze, culture, tipologie di pelli e credo religiosi",conclude l'imprenditore.

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