Un taglio boschivo di
circa 1000 piante di Pino Laricio nel Parco Nazionale della Sila
è stato sospeso dopo che i carabinieri della Stazione Parco di
Cava di Melis, dipendenti dal Reparto Parco della Sila, hanno
riscontrato difformità nelle attestazioni progettuali. I
militari hanno sequestrato gli alberi già tagliati - circa 300
piante per un valore di 39.000 mila euro - e denunciato alla
Procura di Castrovillari il proprietario del fondo, la ditta
boschiva, il tecnico progettista e i responsabili regionali del
procedimento, indagati, a vario titolo, per false attestazione
del privato in atto pubblico, deturpamento di bellezze naturali,
falso ideologico in atto pubblico e reati ambientali. Dai
controlli è emerso che tutta l'area interessata dal progetto
ricade nell'ambito della Zona 1 del del Parco e non, come
falsamente attestato, in zona 2 dove tali opere sono consentite.
In Zona 1 i tagli sono vietati ad eccezione degli interventi per
la conservazione e la prevenzione degli incendi.
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