"Nella provincia di Napoli, la
criminalità organizzata assume contorni di intensa ramificazione
nello stesso tessuto economico ed amministrativo delle realtà
locali". E' quanto si legge nella Relazione annuale del 2016
della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo presentata
questa mattina a Roma alla presenza del procuratore, Franco
Roberti e della presidente della commissione Antimafia, Rosy
Bindi.
I provvedimenti cautelari emessi che hanno colpito l'ala
imprenditoriale dei clan camorristici - spiega la Relazione -
hanno messo in luce le tecniche di infiltrazione nel sistema
economico "ad opera di gruppi imprenditoriali a tutti gli
effetti compenetrati nell'organizzazione camorristica che sempre
più frequentemente estendono la loro operatività oltre i confini
regionali e nazionali".
"Tra i settori di maggiore interesse per la criminalità
organizzata napoletana è certamente quello della ristorazione,
del commercio di capi di abbigliamento".
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