Sit.in degli animatori per feste ed
eventi, oggi a Napoli, davanti alla sede della Regione Campania,
contro la decisione del governatore De Luca di sospendere
qualunque tipo di festa. "Se mi chiudi, poi mi aiuti" è lo
striscione che hanno portato alla protesta. "Senza feste non
lavoriamo, abbiamo bisogno di misure di sostegno economico -
spiega Nicola Alonzo, titolare dell'Agenzia "I briganti. Eventi
e spettacoli", che fa parte del Consorzio di qualità delle
agenzie di animazione della Campania - In Campania, a causa del
lockdown hanno già chiuso 120 agenzie di animazione. Non è
possibile immaginare di continuare così". "Vorremmo avere la
possibilità di lavorare - dice - con i dovuti accorgimenti.
Abbiamo scadenze di tasse da rispettare, ma se non si lavora non
possiamo farlo. Abbiamo l'acqua alla gola".
Delle due l'una: "O ci fanno lavorare o si adottano misure come
il blocco delle tasse, non la sospensione fatta finora con le
scadenze che troviamo a fronteggiare".
La protesta delle agenzie di animazione ha incrociato quella
delle mamme e delle insegnanti che, anche oggi, hanno
manifestato davanti alla sede della Regione per chiedere la
revoca dell'ordinanza con cui De Luca ha chiuso le scuole fino
al prossimo 30 ottobre. Con loro, anche gli autisti degli
scuolabus, penalizzati dal provvedimento regionale.
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