Abitudini di consumo influenzate da
informazioni spesso prive di fondamento stanno generando
conseguenze disastrose sugli allevamenti di bovini da latte. Per
questa ragione Coldiretti Campania ha inviato una nota alla
Regione Campania, a firma del presidente Gennarino Masiello e
del direttore Salvatore Loffreda, in cui chiedono al presidente
Vincenzo De Luca e all'assessore Nicola Caputo un intervento
forte per frenare il fenomeno. Proprio nel recente tavolo di
crisi aperto con Parmalat, grazie all'intervento di Coldiretti
Caserta, sono stati evidenziati che gli allevatori stanno
subendo in questo periodo. A fronte di una richiesta di
investimenti sui processi produttivi di qualità alla stalla, non
corrisponde un riconoscimento del giusto prezzo del latte,
rischiando così di far saltare un importante comparto della
zootecnia campana.
Si tratta di un fenomeno complesso - scrive Coldiretti Campania
- fortemente legato alle abitudini di consumo. Sul mercato,
infatti, si stanno affermando acquisti di prodotti "simil
latte", spesso di origine vegetale, raccontati come soluzioni
salutistiche. Dall'altra parte nelle famiglie si diffonde sempre
più l'abitudine di consumare latte UHT a lunga conservazione,
che possiede qualità organolettiche molto diverse e inferiori al
latte fresco.
Il latte fresco è uno degli alimenti più completi e nutrienti.
Può essere consumato ad ogni età ed è indicato soprattutto per i
bambini e gli anziani. Il latte fresco è ricco di calcio e
vitamina D, di vitamine del gruppo B e A e contiene tutti gli
aminoacidi che servono al nostro organismo per rimanere in buona
salute. Il lattosio è lo zucchero del latte e il grasso ivi
contenuto si differenzia da tutti gli altri grassi poiché
risulta utilizzabile in modo efficace dall'organismo.
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