I Carabinieri Forestali hanno
sequestrato, a Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli,
un'area di circa mille metri quadrati per un valore stimato di
circa 200mila euro e denunciato i 3 rappresentanti di una ditta
che si occupa della raccolta, dello smaltimento, dello
stoccaggio e della bonifica dei rifiuti speciali pericolosi e
non che si sono succeduti nel tempo al termine di controlli
eseguiti per tutelare il suolo e il sottosuolo.
L'intero territorio del comune abatese, infatti, è stato
dichiarato di notevole interesse pubblico e sottoposto alle
norme di salvaguardia del piano urbanistico - territoriale
dell'area sorrentina amalfitana.
L'impianto che i Carabinieri forestali hanno controllato è, tra
l'altro, nelle immediate vicinanze del canale Marna, un
affluente del fiume Sarno.
L'area, che ricade in una zona E2 (area agricola di particolare
rilevanza paesaggistica ed ambientale), nonostante i diversi
vincoli normativi e paesaggistici era stata pavimentata in
calcestruzzo cls invece di essere di terra battuta. Una
superficie, in sostanza, non autorizzata e abusiva.
I militari forestali hanno quindi accertato le violazioni in
materia urbanistica per il mutamento della destinazione d'uso e
apposti i sigilli e notificato le denunce.
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