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In evidenza
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In collaborazione con #Giffoni54
Lo sblocco delle risorse dei Fondi
di Sviluppo e Coesione per la Campania e la crisi del sistema
culturale regionale che mette a rischio circa dodicimila posti
di lavoro all'attenzione del Parlamento italiano. Giffoni è il
caso che viene sollevato e portato all'attenzione della pubblica
opinione nazionale, sia al Senato della Repubblica che alla
Camera dei Deputati, con due interrogazioni parlamentari, come
esempio lampante ed incontrovertibile di evento culturale che,
grazie agli investimenti realizzati nei corsi degli anni, è
riuscito ad innescare virtuosi processi di trasformazione
territoriale in grado di portare crescita e sviluppo, di creare
indotto, nuova occupazione e ricchezza. Un'idea che è diventata,
perciò, fattore produttivo, tassello determinante di un'economia
che la cultura riesce a mettere in moto.
Alla Camera sono stati i deputati Anna Laura Orrico, già
Sottosegretario alla Cultura, e Gaetano Amato ad interrogare il
Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione, il
PNRR ed il Sud, Raffaele Fitto, circa la mancata sottoscrizione
dell'accordo di programma tra il governo e la Regione Campania
che di fatto rende possibile l'utilizzo delle risorse dell'FSC,
dando così modo a tante realtà culturali campane, di rilievo
nazionale ed internazionale, di poter programmare le proprie
attività per il 2024.
"C'è stato un sogno - scrivono i deputati Orrico e Amato - un
sogno di provincia, di una provincia del Sud, il festival del
cinema di Giffoni che, per oltre mezzo secolo, ha incantato
ragazzi di tutte le età provenienti da tutto il mondo e che ora
rischia di vedere compromesso il suo futuro. Purtroppo
l'inspiegabile mancato sblocco da parte del Governo e del
Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il
Pnrr , Raffaele Fitto, delle risorse del Fondo di Sviluppo e
Coesione destinate al Sud comporta, di fatto, l'impossibilità
per Giffoni e molte altre importanti realtà culturali di poter
programmare e lavorare attingendo a quella linea finanziaria".
"I Fondi di Sviluppo e Coesione - continuano - sono uno
strumento che ha consentito ad esperienze come Giffoni, che al
Paese ha portato lustro internazionale ed al territorio
d'appartenenza sviluppo economico e sociale, di poter creare
industrie culturali d'eccellenza. Basti pensare che nella sola
Campania, con questo stato di cose, sono a rischio dodicimila
posti di lavoro".
Nella loro interrogazione fanno riferimento allo studio
realizzato dal Nucleo di Valutazione e Analisi per la
Programmazione, articolazione del Dipartimento per le Politiche
di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha
evidenziato come l'utilizzo virtuoso delle risorse comunitarie,
statali e regionali da parte di Giffoni abbiano consentito, nel
corso di due programmazioni, di realizzare infrastrutture a
corredo dell'idea Festival che hanno determinato nuova
occupazione e nuove vocazioni territoriali, diventando un caso
unico di buone pratiche in Italia. Niente di effimero, perciò,
ma vere e proprie linee guida per uno sviluppo duraturo.
Al Senato della Repubblica un'interrogazione al Ministro Fitto è
stata presentata dal senatore Andrea Crisanti, segretario della
Commissione Cultura, Ricerca e Istruzione.
"Il blocco della quota spettante alla Regione Campania del Fondo
di sviluppo e coesione è a mio avviso di una gravità assoluta -
dice il senatore - Il ritardo dell'erogazione di questi fondi,
infatti, privo di basi giuridiche e non argomentato, ha delle
ripercussioni irreversibili su importanti settori produttivi e
culturali di un tessuto economico già fragile. Un tessuto che
nonostante l'ironia sprezzante dimostrata dal nostro Presidente
del Consiglio, ha invece prodotto grandi eccellenze, come il
Giffoni film Festival, considerato da tutto il mondo una delle
più belle ed efficaci manifestazioni culturali, cruciale per la
crescita di bambini e giovani, e che ora, per la prima volta in
54 anni rischia di dover essere annullata. L'evento, fondato da
Claudio Gubitosi e unico nel suo genere, ha creato sviluppo e
occupazione in una parte del Sud dove prima mancavano
opportunità di lavoro e riscatto sociale".
"Ebbene - aggiunge - ricordo alla Presidente Meloni e al
ministro Raffaele Fitto che il FSC nasce proprio per questo.
Insieme ai Fondi strutturali europei, è lo strumento finanziario
principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo
sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la
rimozione degli squilibri economici e sociali. Sviluppo che
invece pare che questo governo non voglia incentivare. Per
questo abbiamo depositato un'interrogazione per sapere dal
ministro Fitto quali siano le motivazioni che impediscono di
adempiere a quanto previsto dalla sentenza n. 1178 del Tar della
Campania del 19 febbraio scorso, che chiede di istituire
l'istruttoria e la predisposizione dello schema di Accordo per
la coesione da sottoscrivere con la Regione Campania - cosa che
avrebbe già dovuto essere fatta".
"Le interrogazioni parlamentari dei deputati Anna Laura Orrico,
Gaetano Amato e del senatore Andrea Crisanti - dichiara Claudio
Gubitosi, fondatore di Giffoni - si aggiungono al coro di
centinaia di migliaia di voci che, in queste settimane, hanno
espresso il loro sostegno a Giffoni, rabbia per la situazione
attuale e paura per ciò che potrebbe accadere. Cittadini
italiani ed esteri, famiglie e, soprattutto, i nostri giffoner
che qui hanno trovato la loro casa, la loro identità, un luogo
dove esprimersi e i valori che custodiranno per tutta la vita.
Occorre governare questo momento di instabilità collettiva con
saggezza. Ancora una volta invito il Presidente del Consiglio e
tutto il Governo a fare presto e a concludere, in pace, l'iter
per l'accordo tra Governo centrale e Regione Campania. Ringrazio
i deputati Orrico, Amato, il senatore Crisanti e gli altri
parlamentari che precedentemente hanno espresso il loro
sostegno, al di là dei rispettivi schieramenti. Non è una
battaglia politica ma un atto di responsabilità istituzionale
verso questi giovani e questa generazione, alla quale dobbiamo
dare la certezza di un Paese unito, che lavora per loro. Giffoni
è un brand, sicuramente, nato al Sud ma è patrimonio italiano e
mondiale".
In collaborazione con #Giffoni54
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