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4,5 mln studenti in aree pericolose

4,5 mln studenti in aree pericolose

Save Children lancia petizione per mettere in sicurezza scuole

ROMA, 30 ottobre 2017, 13:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ROMA - Circa 4 milioni e mezzo di studenti soggetti all'obbligo scolastico vivono in aree ad alta o medio-alta pericolosità sismica. Ben 29 province con un altissimo numero di studenti (dai 50mila ai 500mila) estendono il loro territorio in zone ad elevata pericolosità sismica. La provincia di Roma risulta quella con più densità di alunni che frequentano la scuola dell'obbligo (450mila). Eppure in Italia, ad oggi, mancano molte informazioni sullo stato degli edifici scolastici, numerose scuole non sono state sottoposte a verifica di vulnerabilità sismica e i dati dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica non risultano aggiornati o completi.
    Questa la denuncia di Save the Children, a un anno dalla forte scossa di terremoto che colpì Norcia e alla vigilia del quindicesimo anniversario del crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, in cui persero la vita 27 bambini e una insegnante. L'organizzazione sottolinea che tali tragedie sono la conseguenza di una mancata prevenzione e dell'assenza di un monitoraggio.
    Le strutture pubbliche sono state spesso danneggiate dagli eventi sismici che hanno colpito il paese, in particolare le scuole. Perché questo non si ripeta, Save the Children lancia oggi una petizione con tre richieste fondamentali: che le scuole siano antisismiche per tutti, a partire dalle aree a maggior rischio; che sia effettuata una verifica degli edifici per mappare i pericoli per ogni singola scuola; che siano attivati percorsi di formazione e autoprotezione obbligatori per le emergenze nelle scuole. Le firme raccolte verranno consegnate al Governo e al Parlamento.
    "Andare a scuola è un diritto e un obbligo ed è fondamentale che ogni bambino sia al sicuro in un luogo dove trascorre gran parte della giornata, così come è importante che sappia cosa fare in caso di emergenza. La sicurezza dei bambini è un bene primario e per questo con la petizione chiediamo anche che vengano nominati dei commissari nel caso di enti inadempienti" afferma Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children
   

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