Bisogna favorire la trasformazione
dei Cas territoriali in Spar: l'accoglienza nei Centri di
accoglienza straordinari ha tempi molto più lunghi rispetto allo
SPRAR (Servizio centrale del sistema di protezione per
richiedenti asilo), si superano tranquillamente i due anni di
permanenza ma necessario accelerare i tempi di convocazione: un
parere negativo della commissione, a distanza di due anni
provoca un ulteriore dramma nella persona che vede cancellato in
un momento tutto lo sforzo di integrazione investito.
A sottolinearlo è la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche
che ha organizzato questa mattina il seminario "Migranti tra
integrazione e accoglienza" a Roma dove sono intervenuti:
Luciano Squillaci, Presidente FICT; Giovanni Lizzio,
Coordinatore Rete tematica migranti e Giovanni Mengoli,
Coordinatore Rete tematica minori stranieri non accompagnati;
Oliviero Forti, Responsabile Ufficio Immigrazione Caritas
Italiana; Stefania Congia, Politiche di integrazione sociale e
lavorativa dei migranti e tutela dei minori stranieri -
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nel corso della mattinata è stato chiesto anche di superare la
logica del Bando di Gara e passare ad un sistema di
accreditamento degli enti di accoglienza.
Per Squillaci, presidente FICT, "dobbiamo continuare ad
accogliere. La FICT è nata negli anni '70 per dare una risposta
al disagio. Chiedo una forte attenzione ai minori stranieri non
accompagnati e la necessità della piena attuazione della Legge
Zampa".
Giovanni Mengoli, Coordinatore Rete Tematica FICT minori
stranieri non accompagnati, evidenzia la problematicità
dell'accertamento dell'età dei minori non accompagnati. "Il
protocollo previsto dalla legge Zampa è molto lungo e
dispendioso economicamente. Nella stragrande maggioranza dei
territori non viene attuato e questo comporta che si abbiano
nelle comunità minori diversi maggiorenni sedicenti minori. In
questo modo si tolgono posti sul sistema di accoglienza a minori
realmente tali, e si creano problemi di promiscuità che mettono
in difficoltà la gestione delle comunità". Altro problema è il
passaggio delle competenze in materia di minori non accompagnati
in capo al Tribunale per i minorenni.
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