"Nel nostro Paese il mondo
dell'università e della ricerca sta riprendendo quota poco alla
volta, però è innegabile che ancora si facciano sentire le
difficoltà che il settore ha vissuto a causa della riduzione
delle risorse decisa a disposizione qualche anno fa per far
uscire il Paese dalla crisi economica". Lo ha sottolineato il
professor Stefano Ruffo, direttore della Sissa (Scuola superiore
di studi avanzati), istituto di ricerca di eccellenza a Trieste,
nel corso di un forum all'ANSA.
"Purtroppo però i problemi non sono ancora finiti - spiega
ancora Ruffo, che nella vita accademica è professore ordinario
di Fisica della Materia - basti pensare a quanto accaduto
nell'ultima finanziaria, quando la Conferenza dei Rettori ha
chiesto al governo un aumento delle risorse di 150 milioni di
euro, anche se conti alla mano ne sarebbero serviti esattamente
il doppio, cioè 300, e nulla è stato concesso". "C'è da dire in
ogni caso - ha ricordato il direttore della Sissa - che il
presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha promesso che qualcosa
farà nell'ambito del decreto Milleproroghe. Spero davvero che lo
faccia, anche perché gli ultimi aumenti per il personale docente
erano stati erogati prima del 2010. Questa situazione tuttavia
non 'grava' non molto sul mio istituto, che al momento ha una
spesa per emolumenti per una percentuale più che accettabile, il
50%".
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