"Dopo le festività pasquali
l'Università di Perugia ripartirà e riprenderà i suoi progetti e
programmi, dal lavoro all'impresa fino alla ricerca, parte
questa che comunque non si è mai fermata, anche a tema Covid-19,
così come le attività in campo sanitario": ad annunciarlo è
stato il rettore Maurizio Oliviero - affiancato dal prorettore
Fausto Elisei e da tutti gli altri delegati - durante una
conferenza stampa online voluta per tracciare un bilancio delle
iniziative finora realizzate dall'Ateneo in risposta
all'emergenza sanitaria ed illustrare le principali azioni in
programma per il prossimo futuro.
Per Oliviero quindi inizierà subito "la nostra fase 2,
seguendo le condizioni che ci verranno date". "Vogliamo essere
subito presenti", ha sottolineato il rettore dopo aver ricordato
che la macchina universitaria "ha prima di tutto dato una prova
eccellente in fase di emergenza mettendo subito in sicurezza
l'Ateneo e le sue attività".
"Abbiamo fatto un lavoro impagabile - ha detto ancora il
rettore - con la risposta di una intera comunità, che si è
ritrovata in un forte senso di identità. Tutto il personale e i
docenti si sono messi subito a disposizione. Problemi ci saranno
ma la struttura messa in piedi ci consentirà di dare risposte
eccellenti anche in futuro".
Il rettore ha sottolineato che quello di Perugia è stato "uno
degli atenei che ha reagito nel migliore dei modi diventando un
punto di riferimento perché nessuno è stato lasciato solo". Ha
quindi ricordato che sono stati erogati il 100% di insegnamenti
a distanza (1.600 solo per lauree triennali e magistrali) e sono
partiti anche virtualmente gli esami di profitto e le lauree.
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