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Annie Lennox, la star degli Eurythmics è attivista per i bambini rifugiati

Annie Lennox, la star degli Eurythmics è attivista per i bambini rifugiati

Bono Vox, DiCaprio, Theron, ecco chi si impegna per i diritti

09 ottobre 2018, 23:42

di Agnese Malatesta

ANSACheck

Annie Lennox © ANSA/EPA

Annie Lennox © ANSA/EPA
Annie Lennox © ANSA/EPA

Annie Lennox in campo per salvare i bambini rifugiati. La cantante scozzese, 63 anni, storica fondatrice e componente degli Eurythmics, è anche un’attivista dei diritti di chi in questo momento nel mondo è fra i più fragili, donne e bambini in fuga dai propri paesi per guerra, fame, povertà, discriminazione. “I bambini rifugiati vanno salvati. Sono bambini e bambine che non hanno scelta né futuro e possono finire sfruttati da criminali e trafficanti sessuali. A loro va dato un futuro migliore e una speranza”, dice in un messaggio inviato in Italia.

L’impegno umanitario dell’artista inglese prende forma nel 2008 quando dà vita a The Circle, un network di donne, dalle svariate professionalità, che si dedicano gratuitamente a sostenere progetti umanitari realizzati da organizzazioni non governative per i diritti di donne e bambine. La Lennox ha lanciato l’appello per i piccoli rifugiati, in un video, messo a punto e diffuso in occasione di una serata organizzata a Roma nello spettacolare ninfeo di Villa Giulia da una costola della sua organizzazione, The Circle Italia. Obiettivo: raccogliere fondi da destinare ad un progetto umanitario della ong Intersos. Circa 360 i partecipanti che hanno così contribuito all’iniziativa benefica.

L’attivismo per i diritti umani della Lennox non è un caso isolato nel mondo degli artisti popolari nel mondo, una categoria che in ogni caso non appare eccessivamente affollata. Fra questi, Bono Vox, il noto cantante degli U2, che sostiene il superamento del debito pubblico dei paesi in via di sviluppo; l’attore Leonardo DiCaprio, a capo di una fondazione ambientalista che porta il suo nome; il premio Oscar Charlize Theron, attivista dei diritti umani, delle donne, degli animali e della comunità Lgbt. Insomma, utile e necessaria la notorietà di artisti, può servire a giuste cause umanitarie. Come nel caso della Lennox che ha lanciato, appunto, un appello perché non siano dimenticati i piccoli profughi. “I bambini rifugiati in fuga dalle loro case – afferma nel video diretto alle volontarie di The Circle Italia - rischiano le loro vite scappando dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla povertà. Quando questi bambini non sentono più nessuna scelta, nessun senso del futuro e nessuna alternativa legale sicura per loro, spesso da soli incappano in pericoli più grandi come lo sfruttamento di rapinatori o di trafficanti sessuali. Per queste ragazze il vostro aiuto è vitale perché date loro sicurezza e le aiutate a costruire un futuro migliore che esse sperano per se stesse”.

Sull’invito di Annie Lennox, e non solo, la raccolta fondi per il progetto di Intersos – ong presente in 17 paesi nel mondo con oltre 150 progetti in corsi e circa 2mila operatori umanitari – non si conclude con la serata ma continua (www.thecircleitalia.org). Si tratta di un sostegno ad un nuovo centro di cure primarie ed accoglienza per minori stranieri non accompagnati che offre assistenza e servizi 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana. Il centro si chiama ; si trova in una ex scuola abbandonata nella zona sud della capitale ed accoglie, in maniera protetta, ragazze e ragazzi migranti soli. E’ uno spazio che è anche a disposizione del quartiere, con un ambulatorio aperto a tutti e la possibilità di ospitare attività di gruppi ed associazioni l

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