L'Alfa Romeo Stelvio ha il pregio di traslare le qualità dinamiche della Giulia sulle ruote alte, e con il restyling, alla stregua della berlina, guadagna contenuti a livello di stile e tecnologia.
La novità estetica più significativa si ritrova nel frontale, grazie ad una rivisitazione contemporanea del Trilobo, e all'adozione di gruppi ottici anteriori Full-LED Matrix adattivi con fanaleria "3+3", che forniscono una regolazione continua dei fari anabbaglianti in base alla velocità e alle specifiche condizioni di guida; e, in scarse condizioni di luminosità, rilevano automaticamente il traffico frontale e/o nel senso opposto per evitare l'abbagliamento delle altre auto.
Cambiano anche i fari posteriori a LED, che ora sfoggiano un vetro fumé ed una finitura in nero lucido, mentre nella vettura con allestimento Veloce della nostra prova, i cerchi da 20 pollici bruniti riempiono perfettamente i passaruota, donando ulteriore carisma ad una linea equilibrata e sportiva allo stesso tempo.
All'interno, oltre alla selleria in pelle, di serie, con le sedute anteriori di stampo sportivo, spicca la strumentazione digitale da 12,3 pollici dallo storico design "a cannocchiale", dove campeggia il nuovo schermo TFT da 12,3" che, attraverso la schermata "Heritage", che richiama gli iconici modelli del Biscione degli anni '60 e '70, grazie ai numeri invertiti sull'estremità finale del tachimetro.
Non manca un sistema di infotainment che utilizza aggiornamenti "Over The Air", che consente di sfruttare anche i servizi della piattaforma "Alfa Connect Services", come la funzione "My Remote", che include la possibilità di controllare a distanza via smartphone o smartwatch alcune funzionalità quali l'apertura, o la chiusura delle porte, ed il lampeggio luci.
Come sulla Tonale poi, anche sulla Stelvio è disponibile la tecnologia NFT, acronimo di Non-Fungible-Token, che consente di avere una sorta di carta d'identità virtuale dell'auto per preservarne il valore in caso di rivendita.
Sotto pelle il Suv Alfa Romeo nasconde la tecnologia Q4 con cui si trasferisce, in meno di 150ms, fino al 50% della coppia motrice all'assale anteriore La trazione preponderante è però al posteriore, a tutto vantaggio della dinamica di guida, che risulta sempre appagante, complice uno sterzo leggero ma preciso e consistente anche ai piccoli angoli, ed un pedale del freno perfettamente modulabile. Nel misto poi, il differenziale autobloccante meccanico Q2, che è possibile integrare alla trazione integrale Q4, esalta l'agilità e la tenuta nella percorrenza delle curve più impegnative. Il tutto è reso ancora più coinvolgente dal rombo in accelerazione del 2.0 turbo benzina da 280 CV e 400 Nm di coppia massima, che le consente di scattare da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi e di toccare, dove consentito, una velocità massima di 230 km/h. Il cambio automatico ad 8 marce si relaziona bene con l'unità motrice, consentendo cambiate fluide, e, all'occorrenza, rapide ed incisive.
L'assetto, nonostante la stabilità da riferimento della vettura, è un buon compromesso anche sulle imperfezioni, anche se è inevitabile che qualche asperità venga trasmessa agli occupanti in maniera più marcata.
Arricchendola con il pack driver assistance plus, la lista degli ADAS a bordo diventa completa; volendo, è disponibile anche un pacchetto che annovera un sistema audio Harman/Kardon da ben 14 altoparlanti.
Il costo di questo Suv aggiornato nei dettagli che contano, ma sempre fedele alle sue doti dinamiche, favorite dalla piattaforma Giorgio, nell'allestimento Veloce, e con il motore 2 litri turbo benzina, è di 68.150 euro, accessori esclusi.
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