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Le vitamine fanno bene ai bambini, ma il 46% mangia male

Le vitamine fanno bene ai bambini, ma il 46% mangia male

Pediatri, dieta mediterranea spesso rifiutata dai piccoli

ROMA, 27 maggio 2019, 12:56

Redazione ANSA

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I consigli dei pediatri - RIPRODUZIONE RISERVATA

I consigli dei pediatri - RIPRODUZIONE RISERVATA
I consigli dei pediatri - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Bambini e adolescenti hanno un metabolismo intenso che richiede l'assunzione di tutti i nutrienti a cominciare dalle vitamine B, presenti in particolare nella frutta e nella verdura. Oltre il 46% dei giovanissimi, però, mangia male. La cattiva alimentazione è confermata dai numeri. Un'indagine condotta con i pediatri ha dimostrato che in particolare, il 22,1% segue un regime alimentare carente e non equilibrato e un preoccupante 24,5% ha un'alimentazione del tutto squilibrata.
    Tra coloro che non seguono una dieta adeguata, il 41,8% dei bambini ha oltre 10 anni, il 28,4% ha tra i 6 e i 10 anni, il 19,5% ha tra i 3 e i 6 anni e il 10,3% ha tra 0 e 3 anni. Sono soprattutto le vitamine B a favorire il pieno sviluppo dell'organismo: nutrienti che il corpo umano non è in grado di sintetizzare in modo autonomo e che vanno assunti attraverso gli alimenti e se necessario con integratori.
    Ecco i consigli per correggere le abitudini alimentari delle famiglie italiane del presidente della Società italiana medici pediatri (Simpe) Giuseppe Mele e Consulcesi Group, network di riferimento per 100 mila medici.
    Un'alimentazione ricca di frutta fresca e secca, verdure a foglia verde, carne, legumi e cereali integrali fornisce una dose sufficiente della maggior parte di queste vitamine.
    Ingredienti alla base della dieta mediterranea ma spesso rifiutati o consumati con riluttanza dai più piccoli. Le dosi giornaliere consigliate dai livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana (LARN) variano a seconda dell'età e del genere. I bambini e gli adolescenti mangiano poca frutta e verdura mentre assumono dosi eccessive di proteine, grassi e zuccheri. Abitudini scorrette, che riflettono le cattive consuetudini delle famiglie italiane: i pasti sono irregolari, la prima colazione spesso viene saltata, l'alimentazione è poco varia e la quantità di nutrienti assunti è squilibrata.
    La fine dell'anno scolastico consente ai ragazzi di avere più tempo per stare all'aria aperta ma anche a tavola. Con l'aumento delle temperature è consigliabile consumare verdura sia cruda che cotta e frutta con la buccia, ricca della componente fibrosa. In questo modo le vitamine B1 e B2 miglioreranno l'attività dei muscoli e contrasteranno la sensazione di stanchezza favorendo una forma fisica ottimale, mentre le B3 e B6 contribuiranno al rinnovamento e alla cura della pelle, provata dall'esposizione ai raggi solari.
    Se la dieta del bambino è particolarmente monotona e non garantisce l'apporto sufficiente di vitamine B è possibile ricorrere agli integratori, ma soltanto sotto stretto controllo medico.
    Anche la gravidanza è un momento essenziale nel quale supplire alla mancanza di vitamine B e, in particolar modo, di B9. La somministrazione di folati prima del concepimento può ridurre il rischio di malformazioni congenite e i ginecologi raccomandano alle donne che vogliono avere un figlio di assumere regolarmente almeno 0,4 mg al giorno di acido folico a partire da un mese prima del concepimento e per tutto il primo trimestre della gestazione.
   

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