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Il 2018 secondo Nature, preoccupa il populismo in Italia

Il 2018 secondo Nature, preoccupa il populismo in Italia

Dal no ai vaccini a esperimenti genetici, un anno dominato da timori

19 dicembre 2018, 18:14

Redazione ANSA

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La rivista Nature preoccupata per le conseguenze sulla scienza dell 'avanzata dei populismi (fonte: Max Pixel) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La rivista Nature preoccupata per le conseguenze sulla scienza dell 'avanzata dei populismi (fonte: Max Pixel) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La rivista Nature preoccupata per le conseguenze sulla scienza dell 'avanzata dei populismi (fonte: Max Pixel) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La coalizione populista italiana Lega-Movimento 5 stelle e la marcia indietro sull'obbligo dei vaccini decisa dal ministro della Salute Grillo: c'è anche l'Italia negli eventi scientifici da ricordare del 2018, secondo la rivista Nature. Un anno dominato dalle preoccupazioni per la scarsa considerazione per cambiamenti climatici e populismi. Oltre all'Italia, Nature cita l'elezione di Jair Bolsonaro in Brasile, il caos sulla Brexit e il controllo del budget dell' Accademia ungherese delle Scienze da parte del presidente Orban.

A preoccupare, nel bilancio di fine anno di Nature, sono gli effetti deleteri del cambiamento climatico, come dimostrano le ondate di incendi che hanno colpito Svezia, British Columbia in Canada e California. Questo mentre i governi stanno facendo molto poco per risolvere il problema: emblematici sono il cambio di rotta di Australia e Usa sul taglio delle emissioni inquinanti.

Tra le note positive c'è la scoperta di una sorprendente proprietà del grafene, che può imitare il comportamento di alcuni materiali superconduttori fatti di rame e ossigeno e la recente revisione delle unità di misura, con l'approvazione di un piano per definirle usando le costanti fondamentali della natura invece di oggetti fisici di riferimento.

Ha destato molta preoccupazione invece la notizia dell'esperimento che ha portato alla nascita delle prime bambine geneticamente modificate con la Crispr, per non ammalarsi di Hiv, deplorata dai ricercatori di tutto il mondo. Un annuncio che chiude un anno di progressi nel campo genetico, tra cui i primi primati clonati, con un metodo simile a quello della pecora Dolly, e la scoperta di Denny, giovane donna vissuta 90.000 anni fa, figlia di un'unione 'mista' o ibrida tra due diversi gruppi di ominidi, i Neanderthal e i Denisova.

Il 2018 è stato un anno importante anche per l'esplorazione spaziale. La Nasa ha iniziato a lavorare alla stazione spaziale che andrà vicino la Luna e lanciato la sonda Parker Solar verso il Sole, mentre la Cina questo mese tenterà il primo atterraggio sul lato oscuro del nostro satellite. L'agenzia spaziale europea (Esa) ha lanciato la missione BepiColombo verso Mercurio e la ricerca italiana ha scoperto un possibile lago salato nel sottosuolo di Marte. Un grande risultato è stata la più accurata mappa della Via Lattea realizzata dalla missione Gaia dell'Esa, inieme alla scoperta della prima sorgente dei neutrini cosmici, che rende finalmente possibile dare la caccia ai raggi cosmici.

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