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Un insetto preistorico imprigionato in un opale

Un insetto preistorico imprigionato in un opale

Permette di saperne di più sulla formazione di questo minerale

28 gennaio 2019, 09:53

Redazione ANSA

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L 'opale nel quale è imprigionato un insetto preistorico (fonte: (Brian Berger/Instagram/@velvetboxsociety) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'opale nel quale è imprigionato un insetto preistorico (fonte: (Brian Berger/Instagram/@velvetboxsociety) - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'opale nel quale è imprigionato un insetto preistorico (fonte: (Brian Berger/Instagram/@velvetboxsociety) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un insetto preistorico imprigionato in un opale permette di saperne di più sulla formazione di questo minerale. La scoperta, pubblicata sul blog della Società degli Entomologi degli Stati Uniti, Entomology Today, si deve al gemmologo Brian Berger.

"L'anno scorso ho acquistato un prezioso e raro opale scoperto sull'isola di Giava, in Indonesia. Oltre al gioco di colori che ne occupa l'intera superficie, la cosa interessante è l'insetto racchiuso intatto al suo interno", ha scritto Berger sul blog.

L'Istituto di Gemmologia d'America (Gia) ha studiato il minerale nel dettaglio e ha pubblicato un rapporto, certificando che l'opale è autentico. Ulteriori ricerche sono in corso per individuare la specie dell'insetto e l'epoca in cui è vissuto. Il fatto che si tratti di un opale autentico solleva la domanda di come abbia fatto il minerale a formarsi e a intrappolare l'insetto.

 


Particolare dell'opale nel quale è imprigionato un insetto preistorico (fonte: (Brian Berger/Instagram/@velvetboxsociety)

 

Si pensa che questi minerali si siano formati quando le acque sotterranee acide hanno dissolto la silice contenuta nelle rocce. Quando il livello di acidità dell'acqua si è ristabilito, la silice si è depositata lentamente nelle cavità della roccia, generando l'opale. In alcuni casi, molto rari, l'acqua ricca di silice si deposita anche nello spazio lasciato da una conchiglia o da un tronco di legno in decomposizione, dando origine, in quest'ultimo caso, al cosiddetto legno opalizzato, ossia un opale di colore bruno.

Secondo il geologo Ben McHenry, del South Australian Museum, questo opale potrebbe essersi formato proprio con lo stesso meccanismo che ha dato origine al legno opalizzato. In questo caso, l'esperto ipotizza che la resina di albero, che in origine aveva intrappolato l'insetto, potrebbe essere venuta a contatto con le acque ricche di silice mentre si stava solidificando per diventare ambra. "L'ambra opalizzata - ha detto McHenry - è solo l'ipotesi iniziale, ma grazie alle ricerche in corso speriamo di comprendere il processo di formazione di questo opale".

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